Bayern Monaco, Guardiola: «La Juventus? La rispetto ancora di più»

Il tecnico dei bavaresi: «Se mancano Chiellini, Marchisio o altri la squadra rimane forte. Ripartiamo dal 2-2, avrei preferito un 5-0, ma non mi lamento...»
Bayern Monaco, Guardiola: «La Juventus? La rispetto ancora di più»© REUTERS

MONACO DI BAVIERA. Rispetto e ammirazione. Guardiola non sottovaluta la Juventus, anzi. Emana tuttavia serenità e ottimismo. «Anche perché ripartiamo dal 2-2 dell’andata, che è un buon risultato. Certo, avrei preferito un 5-0, ma non mi lamento...»

ASPETTATIVE - «Dal primo giorno in cui sono qua, so che l’obiettivo è vincere la Champions. Io accetto questa pressione, questa responsabilità. Ma non so cosa può succedere. Comunque, mai una partita di Champions mi ha preoccupato. Sono un privilegiato e vivere un match così dal campo. Sono un privilegiato a potermi misurare, con il mio club, con campioni come ad esempio Gigi Buffon: è impressionante la sua capacità di stare per tanto, tanto, tanto tempo ad altissimo livello. Anche se spero che gli segneremo un po’ di gol... Insomma, sono un privilegiato. Se perdiamo sarà dura per qualche giorno, se vinciamo penseremo alla prossima partita»

DYBALA E MARCHISIO KO

ASSENTI BIANCONERI - «La Juventus è la Juventus. Se anche mancano Marchisio, Chiellini o altri, parliamo comunque di una squadra forte per lo spirito che ha. Io ho giocato in Italia e so com’è la mentalità della Juventus, una mentalità che porta a vincere tanti titoli. Dopo la partita di andata, poi, li rispetto ancora di più». Che difesa! «Non so che tipo di partita giocherà la Juventus. Per saperlo dovrei mettermi nella testa di Max Allegri. Qualche qualità ce l’ho, ma non questa... Della Juve ammiro la capacità di saper difendere in 8-9, come se fossero la squadra più piccola del mondo. A me non piace, ma lo ammiro. Però la Juve può anche attaccare. Hanno qualità per leggere gli spazi. Hanno la capacità, tipica delle squadre italiane, di aver bisogno di poco per poterti ammzzare... Di una occasione anche minima»

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VIDAL PROMOSSO - «Vidal ha giocato bene a Torino, è un ottimo calciatore. Ha esperienza e non teme niente e nessuno. All’inizio doveva ambientarsi, adattarsi, ma ora è migliorato: ora conosce meglio l’ambiente e il gruppo conosce meglio lui».

PAR CONDICIO - «Juve come il Rosenborg e stoccate tra Sacchi e Allegri? Stimo entrambi, non ho niente da dire in merito». Semmai, alla fine, un pensiero per Corioni: «E’ il presidente che mi ha dato l’opportunità di conoscere la realtà italiana. E’ stato un onore conoscere lui e la sua famiglia».

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