Champions League, visto Juventus? Si può fare

Da «sogno» diventa «obiettivo» Con un mercato pensato apposta
Champions League, visto Juventus? Si può fare© www.imagephotoagency.it

TORINO - Morale della storia? Semplice: Juve, si può fare. Ecco cosa - al netto di rammarico e amarezza per il non lieto fine - lasciano in dote al club bianconero le due sfide degli ottavi di finale di Champions League. La consapevolezza, cioè, di potersela giocare con tutti. Nonché la necessità di iniziare, senza se e senza ma, a... ragionare da Champions. Nel senso di porre la conquista della Coppa dalle grandi orecchie come un obiettivo stagionale, concreto e concretizzabile, e non come un sogno in cui sperare. A patto, ovviamente, di una programmazione ad hoc.

LE PAGELLE

Del resto se arrivi in finale di Champions, nel 2014-15, eppoi nel 2015-16 ti ritrovi virtualmente qualificato ai quarti ai danni del Bayern Monaco dopo 181 minuti di gioco, beh, allora vuol dire che hai tutti gli ingredienti (ossatura della squadra, mentalità, convinzione dei mezzi) per poter ambire ad avere lo status di club appartenente al gotha del calcio italiano in pianta stabile. Certo, vien da sé, per vincere davvero il trofeo occorrerà tutta una serie di concause favorevoli, ma non può mica sempre girare tutto storto, no? Con arbitraggi a sfavore e ingenuità in extremis...

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