TORINO - Partiamo dal record di imbattibilità di Buffon: grandioso. Un portiere che è la sintesi e l’esaltazione di un ruolo. Ha superato Dino Zoff e ieri anche Sebastiano Rossi. Ora è lui il re con 974 minuti senza subire gol. Il derby invece ha contorni più accesi. La qualità di Pogba e di un Morata tornato ancora più carico dalla Champions sono i segni distintivi insieme alla scadente prestazione della conduzione arbitrale e in particolare di Rizzoli. Ha ragione a lamentarsi Ventura per la mancata espulsione di Alex Sandro e per il gol ingiustamente annullato a Maxi Lopez.
HANNO RAGIONE TUTTI, TRANNE RIZZOLI
Episodi arbitrali a parte restano però i quattro gol subiti dai granata che arrivano dopo averne incassati tre dal Genoa nel turno precedente. Il Toro è preda di continue e preoccupanti amnesie difensive che non possono essere giustificate da alcuna pressione ambientale visto che ieri i tifosi hanno comunque applaudito la squadra anche dopo la sconfitta. No, qui mancano continuità e intensità di gioco che si evidenziano purtroppo solo a tratti come nei primi venti minuti a Genova e nel secondo tempo contro la Juve. Ora il Toro è a soli cinque punti dalla zona salvezza e la ricerca degli alibi deve finire dinanzi all’assenza di risultati. Dunque legittimo recriminare ma inutile continuare a coprire errori e lacune. Risalta invece, sul fronte bianconero, la capacità