Fatti Vostri. Ritocchi e Malanni

Fine della Nazionale. Nel senso buono, c'è il campionato che torna con tutti i suoi arbitri e amenità varie, comprese la paturnie di De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis: sequestrati 8.320 euro© ANSA

TORINO - Fine della Nazionale. Nel senso buono, per il momento, c’è il campionato che torna con tutti i suoi arbitri e amenità varie, comprese le paturnie di De Laurentiis che dopo aver incassato da Mediaset annuncia che da oggi in poi niente più interviste alla stessa emittente. Per colpa del calcio mercato, bufale, invenzioni, tutta roba che destabilizza la squadra di Sarri, le altre invece no. Ma sono balle quotidiane, sono voci messe in circuito dai procuratori che sono spesso consiglieri degli stessi presidenti da cui percepiscono percentuale interessante e interessata. Mercato dunque, con Zlatan Ibrahimovic al centro del cortile. Di anni trentacinque, lo svedese è l’uomo di cui tutti parlano, almeno così assicura Raiola Mino, raffinato nel dire e abilissimo nel fare.

Lo stesso Raiola ha sempre un affare buono, se non buonissimo, da offrire alle società di ogni dove. Ma uno di questi si è rivelato il più grande bluff del secolo, si chiama Balotelli Mario e nessuno, davvero nessuno, scrive e parla più di lui, al Milan vorrebbero scaricarlo al primo passante, a Liverpool meglio evitare la sola pronuncia del cognome. Ecco, dunque, che l’uomo che due anni fa doveva spingerci nel mondiale, l’uomo che mostrò pettorali al mondo tutto dopo i gol alla Germania, oggi è un signor qualunque, riserva di se stesso, non dei titolari. Lo dico perché il calcio mercato, per cui De Laurentiis si adombra, è un gioco a perdere, bellissimo per noi giornalisti e per i tifosi, ancora di più per i procuratori di cui sopra ma meno per le finanze dei club, come ha confermato Tuttosport ieri. Non c’è una lira, anzi un euro da spendere, si va di prestiti, si continua a stampare volantini di propaganda ma il nostro football va per mercatini, sperando di trovare l’affarone, di scoprire una tela preziosa tra mille croste in esposizione.

RAIOLA RIDISEGNA IL MILAN. BALOTELLI CHI LO VUOLE? 

Non è sempre Pogba, possono arrivare anche bufale: Juventus e Torino stiano attente a queste ultime perché è finito il tempo delle promesse e delle premesse. Prendete la Juventus di Allegri: pochi ritocchi e sarà competitiva, questo il motivetto che piace tanto. Ma qualcuno ha fatto i conti con l’anagrafe e i muscoli di alcuni juventini reduci da battaglie? Barzagli e Chiellini, Lichsteiner ed Evra, così a caso e cito elementi di grande importanza. La fama non basta e la fame nemmeno, gli anni passano per tutti e il logorio del football moderno lascia segni pesanti. Ibrahimovic è un caso a parte perché si è goduto le vacanze a Parigi in un campionato da turisti. Gli altri, trentenni e oltre, accusano un malanno appena si apre una finestra e circola il vento freddo. Non bastano due ritocchi, dunque, serve capire come stanno veramente le cose, senza fidarsi totalmente dei medici, considerato il caso di Lemina, dato per spacciato e dunque non inserito in lista Uefa (a Monaco di Baviera sarebbe stato prezioso) ma poi Lazzaro miracolato sulla strada di Vinovo. Domani sera la Juventus giocherà con una fetta illustre di titolari fuori uso per squalifiche e infortuni. Vediamo se le “riserve” sono tali o meritano altro credito. L’Empoli ha gamba lesta, questo può essere un pericolo.

DESCHAMPS DIFENDE POGBA: «NON DEVE SEGNARE 2-3 GOL A PARTITA

Post scriptum: segnalo che la grande Lega di serie A conferma di essere una astuta venditrice della nostra immagine e del nostro football all’estero, specialmente in Oriente. L’anticipo di domani, ore 18, prevede, infatti, un “clasico” Carpi-Sassuolo. Entusiasmo e fermento nelle strade e nelle dimore di Pechino e Shangai.

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