Juve, dal primo exploit con Conte ad oggi: la storia dei cinque scudetti

Il dominio bianconero in Italia comincia con la stagione 2011-2012: il ciclo inizia con l'arrivo dell'ex tecnico e della coppia Pirlo-Vidal
Ecco le partite più belle della stagione bianconera

TORINO - E sono cinque. La Juve eguaglia la striscia record degli anni '30, un record condiviso soltanto con Torino e Inter (uno assegnato a tavolino). Dalla stagione 2011-2012 lo scudetto è questione solo bianconera. Una vita fa. In panchina c'è Antonio Conte, alla prima stagione al comando. I bianconeri durante l'estate si rinforzano soprattutto con due nomi che faranno la storia juventina negli anni successivi: Pirlo, lasciato libero dal Milan, e Vidal. Quello scudetto la Juve lo vince con 4 punti di vantaggio sul Milan e con un dato impressionante: 0 sconfitte. E' l'anno della svolta: la Juve ritorna ad avere quella mentalità vincente che l'ha resa famosa. 

2012-2013 - La stagione 2012-2013 riparte senza la bandiera del club, Alessandro Del Piero. Su una rosa già competitiva la società innesta rinforzi mirati. Tre su tutti: Giovinco, Asamoah e un giovanissimo Pogba. Il Napoli prova a resistere, ma alla fine si deve accontentare del secondo posto, a 9 punti dai bianconeri. 

2013-2014 - Difficile migliorare una macchina che, almeno in Italia, sembra perfetta. La Juve vuole provare a dominare anche in Europa e così alza l'asticella. Nell'estate del 2013 arrivano Llorente e soprattutto Tevez. Inizia il campionato e la Roma sorprende tutti con 10 vittorie nelle prime 10 partite. Sembra che la storia di questo campionato sia diversa dagli anni passati. Ma piano piano la Juve rosicchia punti e al giro di boa di gennaio si trova già in vantaggio di 8 punti sui giallorossi secondi. La squadra di Conte tocca le 12 vittorie consecutive, una striscia che mette la parola fine al sogno scudetto della Roma. La Juve chiude un campionato da record conquistando alla fine ben 102 punti. Trascinatore indiscusso di questa annata Carlitos Tevez, che con 19 reti. 

LA JUVE COMANDERA' ANCORA

2014-2015 - Le rivali della Juve riacquistano un po' di speranza quando nell'estate del 2014, a metà luglio, Conte dice addio ai bianconeri, lasciando il posto ad Allegri. La concomitante ottima (almeno sulla carta) campagna acquisti della Roma, con il "colpo" Iturbe, fa pensare ad un campionato più equilibrato. I bianconeri comunque non stanno a guardare e si rinforzano con Evra e Morata. Il testa a testa si protrae per quasi tutto il girone d'andata, poi arriva l'allungo, con i giallorossi che continuano a perdere certezze fin dalla incredibile sconfitta per 7-1 con il Bayern. Il resto della stagione è un monologo bianconero. La vittoria matematica dello scudetto arriva addirittura con quattro giornate d'anticipo. La Roma seconda chiude 17 punti sotto. 

MAROTTA E PARATICI, LA MENTE E IL BRACCIO

GIOIA ATTUALE - Il 2015-2016 è una questione attuale. Con l'addio di Pirlo, Tevez e Vidal, la Juve volta pagina. Arrivano tra gli altri Khedira, Dybala, Mandzukic, Alex Sandro, Zaza e Cuadrado. L'inizio è difficile, è la peggior partenza juventina nella storia del girone unico. L'Inter scappa, ma il Napoli e i bianconeri risalgono in maniera inesorabile. Gli azzurri sono campioni di inverno. Ma la Juve continua a vincere e non si ferma fino a scavare un solco incolmabile con le rivali. 

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