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TORINO - C'è SuperGigi, il portiere che ha stabilito primati di imbattibilità e ogni sorta di record in 20 anni da professionista; c'è Scudettoman, il campione che ha raggiunto la quota di nove tricolori, l'unico a centrare l'impresa. E poi c'è l'uomo, semplicemente Gigi Buffon, di grande spessore e umanità, che ha ritrovato la giusta serenità familiare dopo mesi tormentati e di grande clamore mediatico, con la sua vita privata sempre schiaffata in prima pagina nelle riviste di gossip. E quindi dietro ai miracoli in porta, che gli stanno permettendo di vivere una seconda giovinezza con la maglia della Juventus e della Nazionale, c'è la ritrovata armonia anche nel contesto personale, con una nuova donna accanto e un nuovo figlio che gli hanno consentito di costruirsi una seconda vita e una famiglia allargata.
COME RINASCO - Due anni fa di questi tempi Buffon stava vivendo un periodo simile, amplificato dal fatto di essere sposato e padre di due figli, di essere un personaggio molto pubblico, capitano della Juventus e della Nazionale. La crisi coniugale con la moglie Alena Seredova, unita alle prime foto "rubate" della sua love story con Ilaria D'Amico, altro personaggio di grande popolarità nell'ambiente sportivo, hanno minato la sua tranquillità quotidiana. Superate le inquietudini interiori per la fine del matrimonio e per le ripercussioni che avrebbe potuto avere sui due figli avuti con la showgirl ceca (Louis Thomas, nato il 28 dicembre 2007, e David Lee, nato il 31 ottobre 2009), ringraziata pubblicamente l'ex moglie per la dignità con cui ha affrontato la separazione, rinunciando al suo ego per amore dei bambini, Buffon si è potuto dedicare completamente alla nuova storia d'amore, senza più nascondersi. Anzi, facendo assolutamente sul serio, tanto da desiderare subito di mettersi su famiglia.
GIOCO CON PAPÀ - I tifosi sono abituati a vedere Buffon nelle uscite, nelle respinte e anche mentre para un rigore. Ma è nella sua dimensione di papà che riesce a dare il meglio di sé. «Gioco molto con i miei bambini. Cerco di trasferire loro l'attenzione, la cura così come la sensibilità verso gli altri e verso gli amici, gli adulti, la scuola, la città - le confessioni a GQ -. Il pensiero della paura ora è sempre e soltanto legato ai miei figli: è a loro che penso se mi sveglio di notte. Quello che mi turba è per esempio l'idea di poterli deludere o dar loro, anche inconsapevolmente, degli insegnamenti sbagliati».
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