Gene Gnocchi: «La Juventus non sa più come festeggiare i titoli»

Il comico: «Spareranno Robinho col cannone dal pullman! Allegri vorrebbe Pjanic: è la migliore mezzala in Italia»

ROMA - "La Juve non sa più come festeggiare gli scudetti: pare che stiano pensando di sparare Robinho col cannone dal pullman!". La battuta è di Gene Gnocchi, comico e grande conoscitore di calcio, ospite di Radio Onda Libera. Poi si torna seri per parlare dei campioni d'Italia: "La Juve è troppo più forte anche sul piano dell'organizzazione e sul mercato si muove in tempi più rapidi degli altri sapendo esattamente cosa deve fare. Allegri vorrebbe Pjanic: per me è di gran lunga la miglior mezzala del campionato italiano. Hanno le idee chiare. All'Inter prendono i giocatori e dopo due mesi non sanno cosa fare. Guardate com'è finita con Eder che ha fatto tanta panchina". 

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PJANIC SI AVVICINA

SU RANIERI - "Il Sassuolo può considerarsi il Leicester italiano? Direi di sì, il Sassuolo è quello che gli somiglia di più. Ha fatto una politica improntata sugli italiani, sui giovani, lo stadio di proprietà. Anche se poi Squinzi è una potenza a livello del primo Berlusconi e se vuole può fare una grande squadra. Ma parlo malvolentieri di Ranieri che al Parma è stato mio allenatore quando ero tesserato e non mi ha fatto esordire in Serie A. Con Pepito Rossi là davanti mi sarei divertito e me la sono legata al dito”.

SULLE MILANESI IN CRISI - “L'Inter già quando vinceva 1-0 non mi piaceva affatto per il modo di giocare. Handanovic era sempre il migliore in campo, faceva 4-5 parate decisive. Non ho mai visto un'Inter che potesse in qualche modo insidiare Juve, Napoli o Roma. Non mi ha mai dato fiducia come struttura di squadra. Mihajlovic al Milan stava facendo un lavoro discreto ed è stato lasciato in mezzo al guado in modo inopportuno. Aveva la squadra quasi tutta con lui. E' stato Berlusconi che ha deciso di interrompere, anche per 'scazzi' personali e visto che a pelle si capiva che non tra loro non c'era troppa simpatia. Io l'avrei lasciato lavorare”.

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