TORINO - Ieri Masismiliano Allegri ha depositato l'ultima arrivata nella sempre più affollata sala dei trofei juventina. Con una breve cerimonia insieme al presidente del J-Museum Paolo Garimberti, il tecnico ha portato al suo posto la Coppa Italia vinta il 21 maggio nella finale con il Milan. E dalle foto che ritraggono il tavolo con i trofei del nuovo quinquennio d'oro è apparsa subito la differenza fra le coppe del campionato: alcune più piccole e altre decisamente più grandi. Non è un'illusione ottica, rispetto alle prime tre coppe alzate al cielo dalla Juventus le ultime due sono cresciute di una decina di centrimetri quella dell'anno scorso e di quasi venti quella di quest'anno. Motivo? Esigenze televisive. I registi avevano infatti notato che le dimensioni originali del trofeo finivano per farlo sparire nel momento, televisivamente molto emozionante, della premiazione e della festa. Ecco perché la Lega ha provveduto a vitaminizzare il trofeo, facendo crescere (ed è aumentato anche il peso) ed ecco perché nella foto sembra esserci una progressione. La dimensione attuale dovrebbe essere quella definitiva.