Juventus, Agnelli trova sorprendenti alleati: i cinesi

Nel loro assalto al calcio europeo avanzano le tesi che da anni sono del presidente bianconero
Juventus, Agnelli trova sorprendenti alleati: i cinesi© LaPresse

TORINO - Quando si osservano le vicende di quella cosa sempre più complessa che definiamo genericamente società, e di cui il calcio è ormai parte integrante, è buona norma non lasciarsi fuorviare da ciò che a prima vista può sembrarci semplice coincidenza. Così, magari, non è un caso se la minaccia terroristica che attanaglia l'Europa sia partita da Bruxelles e che, sempre a Bruxelles, il 15 febbraio le associazioni di impresa e i sindacati europei abbiano trovato un'inconsueta unità per rivendicare la protezione dei loro interessi dalla "concorrenza sleale cinese". Una curiosa, ma neppure troppo, anticipazione di quello che potrà succedere nel calcio che, peraltro, si era già un poco attrezzato con le norme del fair play finanziario che mirarono (anche) a bloccare lo strapotere economico degli sceicchi.

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NON COME GLI SCEICCHI - Ma l'assalto della superpotenza cinese al calcio europeo ha connotati diversi da quello che portarono gli arabi: sarà molto più intrusivo, capillare e costringerà a fare i conti col futuro di tutto il movimento, in particolare in Italia dove (anche qui non per coincidenza) i toni dei nuovi investitori riecheggiano quelli tenuti in questi anni da Andrea Agnelli: «Servono una nuova governance per la Serie A e una prospettiva differente per le competizioni europee». Dove il riferimento è alla creazione di una Superlega o in alternativa a una radicale riforma della Champions che investa di riflesso "i tempi" per le Nazionali e che tenga conto pure della presenza di mercati e competitor come, appunto, è la Cina. Il cui obiettivo è di portare in 5 anni, al massimo 10, il livello del proprio movimento calcistico a quello dell'Europa che, per arrivarci, ha impiegato 150 anni: una contrazione evoluzionistica pazzesca.

Per riuscirci impongono una mobilitazione di stato (il calcio dall'anno prossimo sarà materia di insegnamento obbligatorio), spendono per il loro campionato (nell'ultimo mercato di gennaio la Chinese Super League ha speso più di Serie A, Liga e Bundesliga) e comprano: club, ma anche e soprattutto il know how di tutta la "filiera economica" del calcio. I cinesi sono proprietari del 20% dell'Atletico Madrid attraverso Wanda Group, la società che ha rilevato Infront, leader nella commercializzazione dei diritti tv: chiaro esempio di "filiera", ma pure di attenzione politica, considerati i rapporti privilegiati con la Fifa. La Rastar ha un'opzione per acquistare l'Espanyol di cui ora è sponsor; un gruppo cinese ha rilevato il Granada dalla famiglia Pozzo.[...]

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