© ANSA
TORINO - Cosa rimane del mercoledì di gol e spettacolo bianconeri? Al di là del buon umore la testa della classifica riconquistata appena tre giorni dopo averla persa, su quali nuove basi si trova acostruire Massimiliano Allegri?
1. Pjanic va tenuto interno alto
Non è da escludere che in futuro possa trasformarsi in un ottimo regista, magari con altri compagni di reparto e in altre condizioni, ma nella Juventus attuale il migliore utilizzo del bosniaco è quello di ieri sera: mezzala con libertà di offendere, al punto da giocare - a tratti - da trequartista. C'è chi dice «come un vecchio 10» pensando a certe partite del Platini meno attaccante e più centrocampista. L'accostamento è affascinante, ma al di là della storia rimane il fatto che Pjanic deve restare lì dov'era contro il Cagliari.
2. Higuain non si tocca
Nel primo tempo segna un gol, ne propizia un altro, tira quattro volte in porta in modo pericoloso: la sua presenza genera un lavoro spaventoso e spaventato nelle difese avversarie e lui è in grado da solo di trascinare il reparto offensivo. Certo, per la Juventus si tratta di modificare le abitudini, tendenzialmente più corali quando si tratta di attaccare, ma farlo per Higuain ne vale assolutamente la pena.
3. Lemina è il vero vice Khedira
La prestazione del gabonese è stata eccellente nella posizione di interno destro. Dinamico e propositivo, in quel ruolo pare più sciolto che davanti alla difesa. Ha pure pogbeggiato un po' e ha dialogato molto bene con Dani Alves.
4. Hernanes regista? Sì, ma...
Il brasiliano ha offerto una prestazione convincente nel ruolo diventato suo nel corso della passata stagione. Allegri ha trovato il suo regista in attesa di Marchisio? Forse, perché non è detto che quando il ritmo si fa più intenso, come in Champions, Hernanes risponda con la stessa sicurezza di ieri sera, quando le sollecitazioni sono state relative. Merita comunque un test.
5. Fiuuuu, Rugani cresce
Lo si vede poco, coperto da mostri del ruolo, ma quando riappare nell'inquadratura della formazione titolare il ragazzino mostra sempre qualche passo avanti e dà la confortante conferma che non si sta perdendo tra le nebbie di Vinovo, ma sta crescendo sfruttando ottimi maestri.