Juve: effetto Cuadrado, cuore del gruppo

Non è soltanto un’alternativa a Dani Alves con il suo spirito è utile anche fuori dal campo
Juve: effetto Cuadrado, cuore del gruppo© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

TORINO - Il ricciolone da scudetto ha cominciato a riprendersi la Juventus in una serata di caldo misto pioggerella di fine estate. Juan Cuadrado non ricorderà l’ora trascorsa in “prova” sul prato di Palermo come una delle prestazioni più squillanti in carriera, ma il fatto stesso di essere tornato in campo con la maglia bianconera dopo 126 giorni merita approfondimenti. Il colombiano mancava dal 21 maggio, finale di Coppa Italia contro il Milan, quando entrò alla mezz’ora del secondo tempo per sciropparsi i supplementari poi “bollati” da Alvaro Morata. L’ex Vespa dei tempi fiorentini, al solito, aveva reso più frizzantina l’atmosfera dell’Olimpico romano. Sabato in Sicilia non gli è andata benissimo, malgrado avesse avuto modo di riscaldarsi mentre Daniele Rugani chiedeva di uscire: 65 minuti di corsette, prove di cambi di ritmo mal riusciti, nel contesto di un match approcciato con tutta la ruggine degli ultimi quattro mesi in cui era rimasto praticamente fermo.

HERNANES EROE PER CASO

Juan bis «Ha bisogno di trovare certi ritmi e giocare un po’ di partite. Potrà sicuramente fare meglio. Ha fatto molto bene la fase difensiva, lui può dare una sveglia alla squadra»: la lettura del tecnico sul tema del sudamericano intravisto a Palermo è condivisibile. Il 28enne lasciò i campioni d’Italia in lacrime, nel post-Coppa Italia, quasi supplicando i senatori (Gigi Buffon in testa) di intercedere per la sua riconferma. Dalla Coppa America - conclusa a giugno con il terzo posto - al reincrocio di sguardi con Vinovo e i suoi “inquilini”, sono trascorsi giorni di relax (in vacanza) e solitudine, nel senso degli allenamenti a parte svolti al Chelsea nel frattempo passato ad Antonio Conte.

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