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TORINO - Un po' imbolsito, i capelli corti con profonde stempiature, lo sguardo un po' ammosciato: visto nella foto è irriconiscibile, eppure è proprio Juan Esnaider, il centravanti modello che vestì la maglia della Juventus per dodici mesi dal gennaio del 1999 al dicembre del 2000, lasciando il segno solo nel cuore delle tifose e - dicono - di molte torinesi. I gol, insomma, li segnava altrove il bell'Esnaider, non in campo dove l'ha buttata dentro solo due volte e non in campionato (una rete in Coppa Italia e una in Coppa Uefa contro l'Omonia Nicosia). Era arrivato per sostituire Alessandro Del Piero che nel novembre del 1999 si era procurato il suo grave infortunio a Udine. Venova dall'Espanyol, dove il suo ruolino da attaccante non era proprio strabiliante: 14 gol in due stagioni, nelle quali aveva giocato 35 partite. Esnaider arrivò a Torino e se ne andò peggiorando ulteriormente il suo rendimento, martoriato dalle difese italiane.
CARRIERA - Da lì in poi Real Saragozza, Porto, River Plate, Ajaccio, Murcia, Newell's Old Boys: una parabola discendente che lui ha proseguito come allenatore, iniziando come tecnico in seconda del Getafe, di cui lo scorso aprile era diventato il tecnico principale. E' durata pochino, visto che è stato esonerato ieri dopo la terza sconfitta in campionato contro il Girona.