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ZAGABRIA (CROAZIA) - Gioca Higuain, per lui non è più tempo dell'attesa. E allora imparate a servirlo, a sfruttare le sue caratteristiche velenose in zona gol. E' quello che, liofilizzando il discorso, Massimiliano Allegri chiede ai suoi giocatori. Perché il Pipita è stato acquistato a peso d'oro (soprattutto) per vincere la Champions e giocarsela alla pari contro Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco, superpotenze europee che il Conte Max non dimentica mai di citare. Quasi per esorcizzarle o, forse, più semplicemente per caricare i suoi alla viglia della delicata sfida di stasera in casa della Dinamo Zagabria. Una sfida importante per riprendere confidenza con il successo in Europa e fondamentale per rimettere a posto la classifica del girone. Perché dopo il pari casalingo contro il Siviglia i campioni d'Italia non possono permettersi di perdere altri punti per strada e, magari, complicare la corsa al primo posto del girone e rischiare così di prendere un altro Bayern negli ottavi. [...]
IN CAMPO LA TIPO - Stasera, allora, dentro i più affidabili con il modulo più affidabile: quel 3-5-2 che i campioni d'Italia conoscono a memoria. Così via libera a Barzagli, Bonucci e Chiellini davanti a Buffon. Poi Dani Alves a destra ed Evra a sinistra. In mezzo Pjanic, Hernanes e Khedira. Davanti Higuain e Dybala. Mancherebbe solo Marchisio per avere la formazione tipo disegnata dai dirigenti quest'estate con un mercato luccicante. La Juventus fa sul serio, non è più il tempo per accontentare nessuno. Mandzukic e Pjaca, due croati, grandi ex, partiranno dalla panchina con la consapevolezza e la possibilità di entrare a partita in corso visto che i bianconeri stanno giocando ogni tre giorni e qualcuno, alla distanza, potrebbe perdere un po' di freschezza fisica e tonicità gonistica.
CHIELLINI: «A ZAGABRIA CONTA SOLO VINCERE»
LA CARICA DEL CHIELLO - Ha fatto sentire la sua anche uno della Vecchia Guardia. Giorgio Chiellini ha una ricetta precisa: «Serve concretezza. Questa sera dobbiamo pensare solo a vincere, il resto è relativo. Prendiamoci i tre punti e poi vedremo. Chiaro che noi scendiamo sempre in campo per giocare bene, ci mancherebbe altro, ma se non dovessimo riuscirci vediamo di indirizzare la partita verso il nostro successo. Poi con la pausa ci sarà tempo per rifiatare. Non importa la disposizione, possiamo tranquillamente giocare a tre, quattro o cinque, ma è fondamentale la concretezza. Stiamo bene, non so quanti punti ci vogliano per vincere il nostro girone che è molto equilibrato, ma so per certo che contro la Dinamo dobbiamo assolutamente prendere i tre punti». Senza se e senza ma. Stavolta non si può più scherzare anche perchè poi le partite del girone saranno soltanto più quattro.