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TORINO - Sollecitato dalla platea degli azionisti, Beppe Marotta risponde sulla vendita di Pogba e sull'acquisto di Higuain: «E' arrivato dallo United al termine del suo contratto, al costo di 1,5 milioni per evitare che la società inglese iniziasse una procedura di contenzioso che ritardava tesseramento. L'accordo con il giocatore ha previsto una serie di costi per attività svolta da procuratori e consulenti. Dopo 4 anni con noi ha deciso di tornare in Inghilterra, è voluto andare via ad ogni costo e non soltanto per guadagnare di più. Noi avremmo anche potuto sostenere le sue richieste economiche, ma avrebbero comportato una distonia nello spogliatoio. L'operazione di cessione con lo United si è chiusa a 105 milioni più 5 di bonus, nel che caso il giocatore rinnovi con il Manchester o parta per un valore non inferiore a 50 milioni. Siamo arrivati a una plusvalenza di bilancio di 95 milioni. A Mino Raiola, il suo esecutore fisico, e alla sua società, saranno versati 27 milioni. Al netto delle commissioni, la plusvalenza per Pogba è di 72 milioni. Per quanto riguarda Higuain, è stato considerato un acquisto prioritario da parte del Cda bianconero: è già stata versata la prima tranche di pagamento, gli altri 45 milioni verranno versati il prossimo anno».
DA CUADRADO A COMAN - «Cuadrado è arrivato con un prestito temporaneo di 5 milioni a stagione, per tre anni. Nel caso che la Juve vinca lo scudetto il riscatto del giocatore è obbligatorio a 20 milioni per il Chelsea. Zaza l'abbiamo ceduto a 5 milioni e l'obbligo di riscatto scatta 14 presenze, al di là del minutaggio. Coman, preso a 7 milioni, potrà essere riscattato a 21 milioni dal Bayern. Magari non lo riscattassero...».
SUGLI ARBITRI - «Domenica abbiamo subito palesemente un torto a San Siro, è evidendete a tutti. Abbiamo evitato esternazioni pesanti. A fine partita ho avuto un confronto molto civile con Rizzoli, esponendo il mio punto di vista. Non cerchiamo alibi, la Juventus deve vincere anche facendo fronte alle avversità arbitrali».