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LIONE - Se Allegri ha già messo nel mirino il Lione, Genesio non può permettersi il lusso di pensare un secondo al match con la Juve. Anche perché, nonostante tutte le rassicurazioni di JeanMichel Aulas, l'allenatore francese rischia, e tanto, di non essere più in panchina mercoledì sera a Torino. Tutto dipende da Tolosa, una trasferta in cui il Lione deve mostrare un volto diverso rispetto a quello visto nelle ultime gare di campionato. Magari ripetere quanto di buono visto contro i bianconeri e provare a mettere un freno all'attuale serie negativa di 4 sconfitte nelle ultime 5 partite.. «Non siamo in una fase in cui possiamo riflettere sui minuti giocati o sul turnover. Siamo in una situazione di emergenza. L'unica cosa da fare è stare zitti e lavorare» parole chiare, e non di circostanza quelle proferite da Genesio alla vigilia del match di oggi contro un Tolosa in grande forma e lanciato verso il podio. La priorità è trovare una stabilità difensiva, dopo i vari esperimenti (a 3 o a 4) che non hanno dato frutti nelle ultime settimane. A Tolosa non ci sarà Nkoulou, lasciato a casa per ricaricare le batterie e provare a rilanciare il giovane Diakhaby. «Dobbiamo giocare più bassi, difendere insieme e servirci della velocità dei nostri attaccanti in contropiede» prova a suggerire lo spagnolo Darder, e il ritorno di Fekir, dopo la squalifica, può dare una mano. Difendere meglio e provare a fare gol: la ricetta è semplice, riuscire a realizzarla al meglio è la vera sfida del week end.