Serie A Juventus, che gruppo: Bonucci dà l’esempio

Anche se acciaccato, ha dato la disponibilità per giocare. Il centrale, nonostante il problema muscolare subito contro il Lione, ha chiesto ad Allegri di seguire la squadra nella trasferta col Chievo
Serie A Juventus, che gruppo: Bonucci dà l’esempio© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Liverani

TORINO - Ora, sul fatto che oggi pomeriggio Leonardo Bonucci possa regolarmente esser della partita tra Juventus e Chievo (foss’anche, soltanto, per uno spezzone di gara) persistono dei dubbi: servirebbe un mezzo miracolo, seppur si tratti di un giocatore abituato a sorprendere. Ciò non toglie, però, che il difensorone/regista - ormai simbolo di juventinità - a prescindere da quello che succederà al Bentegodi, abbia già dimostrato così - e una volta di più - il suo spessore. Leonardo per indole non si tira mai indietro, nemmeno di fronte a un infortunio. Giocherebbe sempre, probabilmente anche stavolta. E’ un capitano aggiunto e lo ha dimostrato spingendo (sia pure con garbo, per carità...) per essere inserito nella lista dei convocati per Verona, pur a dispetto della elongazione al flessore della coscia sinistra rimediata durante la sfida di mercoledì scorso contro il Lione (per la quale è stato necessario il cambio con Benatia, a metà ripresa). Un comportamento apprezzato da staff e dirigenza, ben consapevoli dell’importanza di Leonardo anche solo per motivare la squadra. Tutt’altro che un dettaglio nell’ultima partita prima di una sosta. Bonucci ha parlato con Allegri, a cui ha dato la sua massima disponibilità a partire insieme con il resto del gruppo spinto dal desiderio di mettersi al servizio della squadra, qualora le cose dovessero prendere strade impreviste, o comunque - più semplicemente - spinto dalla voglia di dare il suo contributo quantomeno morale nel contesto d’un match che può rappresentare un eccellente viatico per una sosta di campionato serena e pacifica (guardando tutti dall’alto verso il basso, forti come minimo di quattro punti di vantaggio sulla seconda in classifica), così come d’una successiva ripresa di campionato sull’onda dell’entusiasmo. Potenzialmente foriera - come ha spiegato Allegri in conferenza stampa - di una autentica svolta nel gioco, nella spettacolarità.

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PERSONALITÀ - Trattasi, ovviamente, di una ennesima dimostrazione di personalità, di attaccamento alla maglia da parte di Bonucci. Bonucci che si conferma, sempre di più, una pedina fondamentale e pressoché insostituibile per la squadra pentacampione d’Italia in carica, un vero e proprio leader dello spogliatoio. Peraltro, l’ex barese, incarna tutta una serie di aspetti caratteriali e umani che lo rendono un beniamino della tifoseria, oltre che un punto di riferimento per i compagni. La sua esultanza in stile “sciacquatevi” la bocca - dopo un gol - è ormai un marchio di fabbrica, mentre i suoi lanci calibrati in profondità sono una delle chiavi del gioco bianconero, soprattutto da che Andrea Pirlo ha lasciato Torino. Come si capisce dal retroscena legato alla trasferta di Chievo, poi, a completare il quadretto contribuiscono spirito di gruppo e spirito di sacrificio.

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