Juventus, Allegri: «Per Natale Champions, Supercoppa e primo posto»

Il tecnico in conferenza stampa, fissa i prossimi obiettivi: «La Roma? Ora il Pescara, niente calcoli»
Juventus, Allegri: «Per Natale Champions, Supercoppa e primo posto»© LaPresse

VINOVO - Via, si riparte. Sosta per le Nazionali archiviata (con essa quei simil allenamenti fatti in 4-5 elementi…) e via con il nuovo tour deforce: subito il Pescara, domani allo Stadium, poi la sfida di Champions a Siviglia. Massimiliano Allegri, in conferenza, non nasconde le insidie ma neanche le aspettative di ritrovare una Juventus che si faccia (ri)trovare pronta e all'altezza. Sia pure a dispetto di qualche assenza per infortunio e qualche acciacco/stato di stanchezza diffuso lasciato in dote dagli impegni dei giorni scorso in giro per l'Europa, il Mondo.

HIGUAIN C'E' - «Higuain gioca, ieri ha lavorato bene, se non succede nulla di strano domani gioca. È tornato sorridente, sereno, tranquillo. L'Argentina ha vinto e si è rimessa in corsa per le qualificazioni mondiali,quindi non vedo perché non debba essere contento».

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PERICOLI - «La partita dopo la sosta è quella più pericolosa, bisogna ricalarsi nella realtà Juve. Abbiamo tre obiettivi: qualificarsi in Champions, mantenere il primo posto fino a Natale. Poi la Supercoppa. Per quanto riguarda la partita col Pescara, non sarà una partita semplice. E'una squadra che crea molto, gioca bene. Manca un po' di esperienza, al limite. Ma noi abbiamo solo un risultato. Attraverso queste partite passano gli scudetti. Poi, dopo penseremo alla Champions. Sapendo che Siviglia non è decisiva, c'è anche la Dinamo. Possiamo fare due risultati su tre, a Siviglia. E oltretutto la partita di martedì è più importante per il loro che per noi, perché a noi basta vincere una partita per essere qualificati. Ma, ribadisco, accantoniamo la Champions ancora per un po'. Pensiamo prima al Pescara».

A DISPOSIZIONE - «Marchisio s'è allenato, devo valutare. Comunque sta bene. Altri infortunati? Chiellini è da valutare. Pjaca, siamo lontani. Per Dybala occorre ancora tempo: non ci sono state ricadute, non ci sono stati errori da parte di nessuno. Barzagli ha il solito problema alla spalla: non c'è. Invece Benatia è tornato dalla Nazionale con un dolore al ginocchio, valuterò oggi cosa fare».

DUBBI SUL SISTEMA - «Non so ancora che sistema di gioco usare, deciderò dopo l'allenamento. Posso dirvi che Khedira gioca: poi devo scegliere tra Marchisio ed Hernanes in mezzo. E Asamoah, o Pjanic o Sturaro».

SFIDA CON LA ROMA - «Non facciamo conti, sennò vengon fuori i contadini… Noi pensiamo a far tre punti domani, poi vediamo che succede. Noi dobbiamo pensare a noi e dare continuità».

SALI E SCENDI KEAN - «Sta crescendo, gli va dato tempo di farlo gradualmente. All'inizio è venuto con noi e si è allenato bene. Poi ha avuto un momento giù, come è normale che sia per energie e pressioni di chi si allena con la prima squadra, ora è tornato ai buoni livelli iniziali».

BRAVO ODDO - «Ha delle ottime idee, la sua squadra gioca bene. Poi è normale che come tutti, essendo alle prime esperienze, possa e debba fare degli errori per migliorare. Ma ha tutte le capacità per essere un ottimo allenatore».

LICHTSTEINER E LA CHAMPIONS - «Fa bene a lavorare per rientrare in lista Champions, sarebbe male se facesse il contrario… Ma non avevo nessun dubbio. Purtroppo in quel momento dovevo fare delle scelte ed è rimasto fuori lui, ma questo non intacca il mio pensiero su Stephan, che quando è chiamato in causa si fa trovare sempre pronto».

RUGANI, PRESENTE E FUTURO - «Ha buone, ottime possibilità di giocare. E' un giocatore importante e lo sarà sempre di più per noi e per la Nazionale. Lui e Romagnoli garantiranno alla Nazionale un futuro importante. Sulla Nazionale dicevano anche che non c'erano giocatori buoni italiani. Sbagliato: purtroppo sono sottovalutati, ma ci sono e bisogna dare possibilità. Dal 1992 al 1998 ci sono tanti giocatori, molto bravi, che saranno fondamentali».

MANDZUKIC-HIGUAIN - «Più giocano, più è facile che imparino a conoscersi. Loro stanno facendo meglio perché hanno giocato insieme ultimamente. Ma vale per tutta la squadra».

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