Juventus, ufficiale: i soldi possono comprare tutto, anche il romanticismo di Tevez

Tevez dice sì allo Shanghai e con 40 milioni all'anno diventa il giocatore più pagato al mondo, alla faccia del Boca dove aveva raccontato (ai tifosi della Juventus) voleva romanticamente chiudere la carriera...
Juventus, ufficiale: i soldi possono comprare tutto, anche il romanticismo di Tevez© EFE

TORINO - «Sono stanco di questo calcio, sono stanco delle persone che lavorano nel calcio. Ormai questo sport è basato soltanto sul denaro. E’ una cosa che non mi piace». Carlitos Tevez evidentemente intendeva il calcio, non certo il denaro. Perché ha appena lasciato il Boca Juniors, la squadra del suo corazon, per andare in Cina a guadagnare più o meno 40 milioni a stagione per due anni, che sarebbe come dire 106mila euro al giorno. 

ROMANTICONE - E, sì, vi ricordate bene: è lo stesso Tevez che non onorò il suo contratto con la Juventus, perché il suo corazon, sempre quello, era dilaniato dalla nostalgia per Buenos Aires, il Boca, la Bombonera, il suo quartiere malfamato, l’amore per il pueblo, tutte cose che i comunque notevoli 6 milioni a stagioni percepiti a Torino non potevano comprare. Lui era un «puro», e in quanto tale doveva tornare a Baires. Piccolo particolare: il Boca Juniors non aveva manco mezzo bond argentino per pagare il cartellino alla Juventus, così Andrea Agnelli commosso da tanto amore verso le proprie radici, aveva di fatto “regalato” il cartellino al giocatore per consentirgli di coronare il suo sogno: finire la carriera con gli amati colori gialloblù. Quanto amore, quanta purezza, quanta sincerità in un solo giocatore.

IL RECORD - Deve essere quello che ha colpito lo Shanghai, il prossimo club di Tevez, quello dove credibilmente finirà la sua carriera centrando il record di giocatore più pagato del mondo. Con tanti, tanti saluti al Boca, alla Bombonera, alla Doce (la tifoseria che lo ha sempre trattato come un dio pagano) e naturalmente al pueblo, pure quello juventino che, boccalone, si era bevuto come un buon mate la storia della nostalgia e della romantica fedeltà al Boca. Ciao a tutti, anzi zài jiàn. Perché cosa volete che freghi dell’indignazione di due popoli traditi a uno che nel tempo che impiegherete a leggere questa notizia avrà guadagnato più o meno cento euro. Intendiamoci, nessuno con un minimo senso del pudore può sostenere in buona fede di essere in grado di dire no all’offerta fatta a Tevez, ma la differenza fra chi la accetta senza prima aver raccontato un sacco di balle e chi dice sì dopo essersi venduto come un francescano del pallone, è sottile come la coerenza e fragile come l’amore dei tifosi. Cui resta l’ironica saggezza di Twitter dove si legge (copyright @ComunqueMilan): «Dicembre 2011: il Milan potrebbe comprarsi #Tevez. Dicembre 2016: Tevez potrebbe comprarsi il Milan».

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