© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.
TORINO - Siamo allo sprint finale sulla fascia sinistra: da una parte Evra sta consumando l'ultimo atto del suo divorzio della Juventus, dall'altra Schalke freme, in attesa che i bianconeri trovino l'accordo con lo Schalke per trasferirsi a Torino. E, per lo meno su quel fronte, pare proprio che non manchi molto: la Juventus ha offerto 2 milioni più bonus al club tedesco, che non sembra ancora soddisfatto, ma vacilla. Potrebbe essere necessario ancora un minimo rilancio o anche solo l'attesa di qualche giorno perché il nodo si sciolga. D'altra parte Marotta ha un accordo con il potente terzino bosniaco per giugno, quando questo si libererà a parametro zero, quindi per lo Schalke l'altrernativa è incassare qualcosa subito o peredere il giocatore a zero in giugno, con la prospettiva di averlo demotivato fino alla fine della stagione.
IL PENSANTORE - Nel frattempo, lo stesso Marotta spera che la nebbia intorno al futuro di Evra si diradi. Se, infatti, sembra chiaro che il francese sia destinato a lasciare la Juventus (qualcosa si deve essere rotto nel suo rapporto con Allegri), non è chiara la destinazione. Si era pensato al Manchester United, ma i Red Devils si sono defilati e, al momento, non paiono essere un'opportunità. Resta interessato il Valencia, al quale tuttavia Evra pare aver detto di no. Sono spuntati il West Bromwich Albion e il Crystal Palace, ma entrambe i club inglesi non hanno ancora quagliato. La risposta dell'entourage di Evra è stata negli ultimi giorni: il ragazzo sta riflettendo. Ragione per la quale, nonostante una certa emergenza sulle fasce, Evra non è stato disponibile alla convocazione nelle ultime due partite di campionato e nella sfida di Coppa Italia contro l'Atalanta. Nell'ambiente bianconero ci si aspetta che Evra risolva i suoi dubbi entro l'inizio della prossima settimana, in modo da avere modo di chiudere anche l'operazione Kolasinac.