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TORINO - Allegri è pronto a puntare anche sulla carta Pjaca, in rampa di lancio dopo i 3 mesi di stop per infortunio: «La gamba non mi fa più male, ora devo lavorare per trovare il ritmo partita», dice l'ex Dinamo Zagabria, che sottolinea quanto sia importante il top della condizione: «La serie A è difficile, - dice - specie nella ricerca degli spazi, devi fare molto movimento». Pjaca sottolinea che tornare ai tre punti con la Lazio è un passaggio fondamentale: «Puntiamo a vincere scudetto, Coppa Italia e ad andare avanti il più possibile in Champions League. Ma dovremo ricominciare nel modo migliore domenica con la Lazio». La ricetta per dimenticare Firenze non è difficile, pensa Pjaca: «Dobbiamo concentrarci su quello che sappiamo fare, preparare bene il match e, ovviamente, vincere».
ALLEGRI FA I COMPLIMENTI A PJACA
Dopo le sconfitte, quest'anno la Juventus ha sempre rialzato subito la testa, con successi in casa ricchi di gol e autorevolezza. E' successo dopo i due ko di Milano, con Inter e Milan, si è ripetuto dopo la batosta di Marassi con il Genoa. Cagliari, Sampdoria e Atalanta, nell'ordine, si sono arrese allo 'Stadium' alla voglia di riscatto dei bianconeri. E se nelle prime due partite il successo bianconero della Juventus era abbastanza prevedibile, meno scontato era quello sui bergamaschi, arrivati a Torino sullo slancio di una lunga striscia vincente. La Lazio, tuttavia, si è accreditata come avversaria ancora più temibile. Allegri sa che con i biancocelesti sarà un po' come una finale: nuove stecche non sono ammesse, meno che mai in casa. Perdere colpi dopo 26 vittorie consecutive in casa, incrinerebbe la fiducia e darebbe nuovo slancio alla concorrenza italiana. Per rilanciarsi, il piano di Allegri dovrebbe partire dalla difesa a 4, con Lichtsteiner al rientro dalla squalifica, e Asamoah esterni, Barzagli e Bonucci centrali. E poi Pjanic trequartista dietro la coppia Dybala-Higuain, con Khedira, Marchisio e Rincon (al posto di Sturaro, squalificato come pure Alex Sandro) in mediana.