© Marco Canoniero
TORINO - La stagione 2011-12 è stata l’ultima in cui la Juventus si è vista superare in classifica nel girone di ritorno, il 12 febbraio, riconquistando poi la vetta il 7 aprile: vincendo a Palermo salì a 65 punti scavalcando il Milan, battuto in casa dalla Fiorentina e rimasto a 64. Posizioni poi rimaste invariate fino alla fine e al trionfo bianconero. Nel campionato successivo, alla 1ª di ritorno la squadra di Conte aveva già 5 punti di vantaggio sul Napoli: scesi a 3, saliti fino 11 e alla fine 9. Ancora più ampio il margine alla fine del girone d’andata della stagione 2013-14, l’ultima di Conte chiusa alla quota record di 102 punti: +8, stavolta sulla Roma. I giallorossi riuscirono a ridurre il distacco a -6 per alcune giornate, ma poi sprofondarono fino al -17 finale. Nel campionato 2014-15 cambiò l’allenatore bianconero, con Allegri che sostituì Conte, ma non il copione e neppure il distacco finale tra la Juve e la Roma, ancora seconda: sempre 17 punti, 87 contro 70. All’inizio del girone di ritorno erano 5, poi progressivamente cresciuti. Il copione è cambiato invece nello scorso campionato, quando la squadra bianconera ha iniziato il girone di ritorno al secondo posto, a 2 punti dal Napoli. Era però già nel pieno della serie di vittorie che alla 25ª giornata, quella dello scontro diretto, la portò a superare il Napoli per poi allungare fino al +9 finale.