Juve-Inter, prossima sfida: l'esportazione del marchio

Il club di Agnelli si sta espandendo nei mercati dell’Estremo Oriente e non solo: è duello vero con i rivali anche nella diffusione del brand
Juve-Inter, prossima sfida: l'esportazione del marchio© LaPresse

TORINO - Non è un capriccio del caso, ma il frutto di una strategia inappuntabile: del resto, se nella storia di Juventus e Inter si fa fatica a scovare elementi in comune un motivo ci sarà. In soldoni: i cinesi di Suning si prendono il club avviando la colonizzazione del mondo nerazzurro sbarcando in Italia e cambiando persino il nome del centro sportivo di Appiano. C’è chi, al contrario, in Cina (e non solo) è già atterrato e più volte atterrerà nei mesi a venire per far conoscere in Estremo Oriente il modello bianconero, esportare il marchio, invadendo un mercato dalle prospettive più che interessanti. E la recente presentazione in grande stile del nuovo logo è soltanto lo step più recente di un processo in piena fase di evoluzione.

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Sui social e in campo Dicono che soltanto in Cina ci siano 55 milioni di tifosi bianconeri: nulla a che fare con altri top club come il Real Madrid che può vantarne più del doppio (o lo stesso Manchester United che paradossalmente meno vince e più s’espande), ma la cifra è consistente. E’ su questa base che in casa Juventus si lavorerà a lungo per andare oltre i primi obiettivi già raggiunti: sui social, con la nascita di un profilo ufficiale su WeChat, e concretamente sul campo con la fondazione di più scuole calcio (oltre alle due già in essere), le iniziative delle Legends juventine che di tanto in tanto si sobbarcano un discreto viaggio per espandere la juventinità nel mondo e tenersi in forma, le tournée estive della prima squadra che due anni fa preparò sotto l’afa di Shanghai la vittoriosa Supercoppa contro la Lazio e l’anno scorso avviò il processo di occupazione del suolo australiano. «Si va all’estero per “seminare” il brand sfruttandone il potenziale commerciale - spiegò Giorgio Ricci, Head of Global Partnerships and Corporate Revenues, l’estate scorsa a Melbourne -. I mercati da conquistare? Cina e Sud Est asiatico, oltre al Nord America. Vogliamo creare un modello esportabile altrove».

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