Missile di Cuadrado: 1-0, Inter affondata e Juventus in orbita

Decide il colombiano con un siluro da oltre 24 metri. Gara intensa, Handanovic impedisce il raddoppio, i nerazzurri reclamano per un paio di atterramenti ma i bianconeri vincono meritatamente e allungano in classifica. Mercoledì il recupero di Crotone
Juve-Inter, Lichtsteiner si arrabbia con Allegri

TORINO - Un siluro di Cuadrado stende l’Inter e manda in orbita la Juventus che mercoledì recupererà la gara di Crotone. Bianconeri perfetti nel derby d’Italia: colpiscono con il colombiano dalla distanza - un missile terra-aria ed esplode lo Stadium che ormai assomma record su record e conosce sullo successi in campionato - e difendono alla grande con un Chiellini formato “mostro”, indemoniato, granitico, stupefacente per intensità. Il raddoppio non arriva solo per merito di Handanovic. La squadra di Allegri vince con merito una partita equilibrata, vivacissima, degna della storia. Solo una prodezza poteva deciderla e quella di Cuadrado lo è stata per davvero. Qualche reclamo dei nerazzurri per un paio di atterramenti in area, ma la formazione di Pioli paga la scarsa verve in attacco, dove la mira non è delle migliori. I bianconeri, con il nuovo sistema di gioco, sono compatti e c’è chi si sacrifica di più, come lo stesso Higuain e Mandzukic. Così riesce bene anche la fase difensiva. E poi la differenza è poca e sta nel gol. Che la Juve segna e l’Inter subisce. Il forcing finale degli ospiti è frutto dell’orgoglio e del carattere (anche troppo visto il giallo ad Handanovic trasformato in attaccate e il rosso a Perisic allo scadere).  I campioni d’Italia si vendicano della sconfitta di San Siro e danno un segnale chiaro al campionato: Roma e Napoli, venite a prenderci, se potete… 

 

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CONTE E VENTURA - Allegri continua con il 4-2-3-1 tutto “avanti con fantasia”, con Marchisio in panchina e Higuain terminale offensivo. Pioli si affida a Icardi che quando vede bianconero di solito segna. In tribuna, l’attuale ct azzurro Gian Piero Ventura e l’ex Antonio Conte, leader nella Premier con il Chelsea lanciatissimo verso il titolo. C’è anche Bauza, allenatore dell’Argentina venuto apposta a vedersi la sfida fra i “suoi” attaccanti. E Cacic, mister della Croazia, che nella sfida vede impegnati tanti suoi ragazzi. E per la prima volta a Torino, ecco Steven Zhang, l’erede Suning che è anche un grande tifoso nerazzurro: dal ’98, da Iuliano-Ronado, la proprietà Inter non veniva in città. Incasso record in Serie A con 2.235.138 euro.

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JOYA SULLA TRAVERSA, CUADRADO GOL - Al 3’ subito show con Dybala che con una mezza rovesciata impegna Handanovic.  Il primo giallo è per Candreva che stende la Joya (fallo tattico, giusto il cartellino). Il derby d’Italia è intenso, con contrasti in ogni zona del campo. Le marcature sono attente, serve destrezza per fuggire. E allora Chiellini prova la galoppata solitaria, senza esito. Magia di Dybala, servito da Pjanic: va col tiro a giro e prende la traversa. Da applausi. E’ il numero 21 fin qui il più pericoloso del match. A Mandzukic manca u po’ l’ultimo tocco altrimenti… Comunque, le due squadre si affrontano a viso aperto e tatticamente sono ben messe in campo.  La pressione, ogni tanto, genera apprensione: e Bonucci regala un angolo. Al 19’ Chiellini rischia grosso su Icardi, il tiro di Gagliardini è alto. Ma che brividi allo Stadium… Al 22’ la grande occasione dell’Inter con Joao Mario che non scarica su Candreva solo soletto e tira sfiorando il palo. Ancora parità nella madre di tutte le partite. Giallo anche per Pjanic che stende Brozovic. Allegri nota una certa sofferenza e chiede ai suoi di mettersi con il 4-4-2 che copre meglio. Squilli di tromba al 30’: sprint di Alex Sandro per Higuain che impatta al volo ma non trova la porta. L’inter conduce… negli angoli. Grande Buffon al 37’ a respingere una zuccata di Perisic. Icardi è travolto in scivolata e i nerazzurri chiedono a gran voce il rigore (idem per un contrasto con Chiellini). Al 38’ lampo della Juve: da Cuadrado a Mandzukic che ruba il tempo a Murillo e di testa non riesce a buttarla in porta, in tuffo. E dall’altra parte risponde Icardi che anticipa Chiellini ma sfiora soltanto il palo alla sinistra di Buffon. Che match, quante emozioni! E il livello delle giocate è notevole, perché in campo ci sono parecchi fuoriclasse. Ma è il tono agonistico a far lievitare la gara, sempre intensa, sempre cattiva il giusto.  Giallo a Medel per proteste. E punizione per la Juve: va Pjanic e Handanovic la toglie dall’incrocio. Super il portiere sloveno. Ma il gol è nell’aria e arriva subito con un missile di Cuadrado al 45’: un destro da fuori di rara potenza, e bellezza. Esplode lo Stadium, e vai col balletto del colombiano che ha sempre nuove risorse nel suo bagaglio tecnico. Campioni d’Italia avanti: per sbloccarla serviva una prodezza e prodezza è stata da 24,5 metri. E il primo tempo finisce qui. Una bella rivincita per il talentuoso sudamericano che dimostra a Conte quanto si sia sbagliato a non tenerlo al Chelsea.

 

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BATTAGLIA - Si riprende e la Juve va subito avanti, tanto per chiarire. E tanto per chiarire Rizzoli mostra il cartellino anche a Mandzukic. Sono sempre i bianconeri i più pericolosi: tiro di Khedira, angolo. Comandano gli uomini di Allegri, mentre l’Inter non riesce nel pressing come nel primo tempo. E Pjanic si divora il raddoppio, permettendo l’intervento ad Handanovic in allungo. Pioli cambia:  dentro Kondogbia, fuori Brozovic che non la prende bene, quindi Eder per Candreva. L’Inter deve tentare di recuperare, la Juve giostra con intelligenza e con i muscoli. L’emblema è Chiellini, il Gorilla che si esalta sempre contro i nemici carissimi. Icardi tira alle stelle quando poteva servire il compagno meglio piazzato (Eder) e si prende i fischi dello Stadium.  Al 26’ esce Cuadrado per Marchisio. Giallo per Chiellini, una furia. La squadra di Allegri difende con ordine, unita, con grande sacrificio di Higuain e Mandzukic. E al 33’ il Pipita impegna severamente Handanovic: raddoppio sfiorato. Sul cambio di fronte è grandissimo Marchisio a recuperare in scivolata. Altro cambio: Palacio per Joao Mario. Bestemmione di Lichtsteiner al cambio… Insomma, nessuno accetta di uscire, conta così tanto questa partita. Dybala fa staffetta con Rugani: un difensore in più per gestire gli attaccanti nerazzurri. Ancora bravo Handanovic su Mandzukic. Il portiere ospite è il migliore dei suoi ed è tutto dire… Finisce con lo Stadium in tripudio e con il presidente Agnelli particolarmente soddisfatto in tribuna.

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