Allegri già in clima Champions: «Juventus, col Porto servirà di più. L'inglese? Non lo parlo più»

Il tecnico archivia subito il 4-1 al Palermo e avvisa i suoi in vista della trasferta in terra lusitana: «Visti Psg e Bayern?»
All. ALLEGRI 7 Passa al 4-3-3 con Sturaro in mezzo e Pjaca a sinistra a metà primo tempo, quando il Palermo inizia a prendere coraggio. Poi vara il 4-4-2 con Sturaro esterno destro.© LaPresse

TORINO - Max Allegri è moderatamente soddisfatto della sua Juventus dopo il 4-1 sul Palermo allo Stadium e fa già rotta sull'andata degli ottavi di finale di Champions League che vedrà i campioni d'Italia di scena a Oporto. «Nel primo tempo abbiamo chiuso sul 2-0 non giocando benissimo - ha detto il tecnico nel post partita -. Abbiamo avuto delle occasioni, il Palermo era chiuso dietro e non era facile. Non abbiamo però concesso quasi niente, anche se nella prima parte di gara li abbiamo fatti arrivare tre volte al tiro da fuori. E’ una vittoria in meno verso lo Scudetto, non è una vittoria in preparazione della Champions ma era una gara importante da vincere, che valeva tre punti come tutte le altre». Una prestazione buona dunque anche senza Mandzukic (squalificato) e Cuadrado (inizialmente in panchina): «Ai lati ci ho messo Dybala e Pjaca e sono andati abbastanza bene, anche il croato a cui avevo chiesto intensità, perché in Italia la classe non basta, e lui ha risposto bene lavorando per la squadra. Ha grandi mezzi ma è giovane e gli va dato il tempo di crescere». Poi Allegri spiega il battibecco a distanza avuto con Bonucci nella ripresa: «Nessun caso: avevo Marchisio, Pjaca e Sturaro che  erano stanchi o con i crampi e volevano il cambio e c'è stata un'incomprensione, cose che succedono. Sta già studiando da allenatore? Può darsi che lo faccia anche se ha da imparare molto».  Qualche parola poi su Marchisio«Pjanic è molto importante per noi ma viene da un problema alla caviglia e si era allenato a corrente alternata così ho preferito tenerlo fuori, mentre Marchisio aveva bisogno di minutaggio per ritrovare ritmo a livello fisico e mentale e stasera ha fatto un altro importante passo avanti».

ROTTA SU OPORTO - Archiviato immediatamente il Palermo, ora la testa è già alla Champions: «A Oporto andremo avanti con il 4-2-3-1, a meno che non succeda qualcosa in questi cinque giorni. Troveremo una squadra in salute, che sta ottenendo buoni risultati lasciando spesso il possesso agli avversari per ripartire in contropiede con giocatori veloci e in grado di non dare riferimenti agli avversari. Inoltre si giocherà in un ambiente difficile e abituato a certe sfide: sarà un bell'ottavo di finale». E in Europa però Allegri si aspetta di più dai suoi:  «La gara del PSG contro il Barcellona e quella del Bayern contro l'Arsenal insegnano molto su come affrontare la Champions: loro fanno girare la palla a velocità altissima mentre stasera nella ripresa a volte rotolava. Ecco, dobbiamo crescere in questo. Noi siamo in una buona condizione fisica, affronteremo gli ottavi con grande entusiasmo e con l’obiettivo di andare ai quarti». Chiusura sul suo inglese, con ogni riferimento all'Arsenal tutt'altro che casuale: «Lo parlavo ai tempi del Milan, quando andavo all'Academy. Ora - ha concluso sorridendo - l'ho lasciato stare».

JUVENTUS TRAVOLGENTE: PALERMO BATTUTO 4-1 (FOTO)

 

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