Chi se ne va?
Non è un mistero che il destino bianconero di Massimiliano Allegri sia tutt'altro che certo. Le tentazioni di cercare altri stimoli (magari in Premier, magari all'Arsenal) sono molto forti e forse proprio questa incertezza potrebbe aver fatto sobbollire lo spogliatoio negli ultimi tempi, anche se il tecnico e la squadra non hanno mai lesinato una sola goccia di sudore per raggiungere i traguardi che si sono prefissati. Ma al di là degli ultimi tre mesi dell'annata, durante i quali i due litiganti seppelliranno ogni diverbio in nome del sesto scudetto consecutivo e della Champions, è comunque più probabile che sia Allegri a lasciare la Juventus piuttosto che Bonucci, fresco firmatario di un sontuoso contratto che lo lega al club bianconero fino al 2021. Ma provare a scrutare il futuro è un azzardo. Bisogna, per esempio, capire che fine farà a giugno l'amarezza che umanamente frullava nella testa di Bonucci ieri. E in fondo è anche in questa incertezza che va letta la dura decisione della società: nessuno si distragga, nessuno perda la concentrazione per gli obiettivi, poi in estate verranno prese le decisioni. Ma un conto è farlo dopo aver vinto, un altro dopo aver fallito.