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SU BALOTELLI
L'incontro tra Gian Piero Ventura e Mario Balotelli ci sarà e anche a breve: ad annunciarlo lo stesso ct Azzurro da Coverciano, a margine dello stage con i giovani emergenti. «Conto di vedere Balotelli prima della gara con l'Albania del 24 marzo - ha precisato Ventura - ma voglio che sia una cosa nostra, lontana dai riflettori. Non devo parlare con lui del ruolo, ma di altro. Come ho sempre detto, non si discutono le sue doti tecniche ma tutto il resto per cui Mario è stato messo in discussione da chiunque. La soluzione di tutto deve trovarla lui, fino ad oggi di segnali positivi non ce ne sono stati tanti, mi auguro che arrivino nell'immediato». Quindi ha confermato quanto detto ieri dal team manager Oriali: «abbiamo fatto mille telefonate in questi mesi per cercare di combinare questo incontro, ma non ci siamo riusciti, non solo da parte sua ma anche perché dipeso da me. Lui ha gli impegni con il club, c'é solo un giorno a disposizione in settimana. Comunque questo incontro ci sarà, non posso pretendere rispetto se non lo do, non posso pretendere correttezza e professionalità se non le do. Ho preso questo impegno e lo manterrò».
FIRENZE - «È difficile entrare in merito alla vicenda Bonucci senza conoscere esattamente come sono andate le cose. Ho letto della sua esclusione, ma non credo che dipenda solo da una sua reazione pubblica, perché se ne vedono tante». Così Gian Piero Ventura commentando, da Coverciano, il caso che ha agitato in questi giorni la Juventus e in particolare la vigilia della gara di Champions contro il Porto. «Conosco bene Bonucci ma non so davvero cosa sia successo, non ho parlato con lui - ha continuato il ct Azzurro - di sicuro la Juve con certe decisioni ha voluto ribadire e lanciare un segnale di come la società venga avanti a tutto». Ventura ha escluso similitudini tra questa vicenda e quella che lo ha visto protagonista a novembre con l'attaccante Graziano Pellé, rispedito a casa dopo aver reagito ad una sostituzione contro la Spagna: «Si tratta di situazioni diverse, non solo perché quella con Pellé è avvenuta in Nazionale, ma perché tra Bonucci e la Juve c'é un rapporto lungo, pieno di vittorie».