Juventus, cambiano gli uomini, non il risultato: 2-0. E Alex Sandro balla a +10

Turnover massiccio (sei uomini diversi rispetto a Oporto), ma Juve sempre solida. Mandzukic innesca l'autogol di Skorupski e Alex Sandro raddoppia
Juventus, cambiano gli uomini, non il risultato: 2-0. E Alex Sandro balla a +10© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

TORINO - La portata, micidiale, di questa vittoria della Juventus sta in un numero: sei. Perché Allegri cambia più di mezza squadra rispetto alla trasferta di Champions League a Oporto, stravolgendo la formazione, ma non il risultato: 2-0 all’Empoli e distacco a +10 in attesa di Inter-Roma. La Juventus, cioè, riesce in quel turnover che spesso soffoca le ambizioni delle avversarie scudetto, potendo contare su una rosa di livello superiore, ma anche su di un tecnico che riesce a tenere tutti nella giusta forma psicofisica per entrare in campo senza sbagliare approccio. Non solo, la vittoria nella rognosissima partita con l’Empoli, è un’altra dimostrazione della forza mentale di questo gruppo che arrivando dalla Champions, ritrova immediatamente la determinazione agonistica per una gara di campionato non esattamente da mondovisione: anche questo non è da tutti, ma è quella piccola differenza grazie alla quale si vincono cinque scudetti consecutivi e ci si avvicina prepotentemente al sesto.


ROGNOSA - La partita è, comunque, il frutto di quella di Oporto: la Juventus l’ha giocata e un po’ ne paga le conseguenze (fra stanchezza, distrazioni e turnover), l’Empoli l’ha guardata e copia la doppia linea difensiva del Porto, chiudendosi in modo molto organizzato. Ne esce una partita trappolosa per i bianconeri che mettono in fila occasioni da gol fin dai primi minuti, l’Empoli che resiste grazie a un mix di fortuna e abnegazione, ma riparte con grande disinvoltura e nessun timore. Sortite, quelle dell’Empoli, che sfruttano un’imprudente spensieratezza della fase difensiva della Juventus. Tutto comprensibile, considerata la settimana intensa e faticosa vissuta dalla squadra, ma Allegri si arrabbia lo stesso e perde la voce nel richiamare i suoi.


GLI ERRORI - E’ uno schieramento inedito: assomiglia a un 4-4-2, con Mandzukic e Higuain davanti, Cuadrado e Sturaro sulle fasce, Pjanic e Marchisio in mezzo al centrocampo. Si trasforma in un 4-2-4, con Cuadrado che compiendo una personale maratona sulla destra si trova spesso sulla linea degli attaccanti e anche Sturaro sta molto più avanti di Marchisio e Pjanic. Non cambia la sostanza: è una Juventus nella quale tutti corrono per tutti, puntando con cattiveria la vittoria e ottenendola dopo un martellamento di azioni che vedono sbagliare almeno cinque gol tra il primo tempo e l’inizio del secondo (spicca un Mandzukic lanciato davanti al portiere da Higuain).

I GOL - Ed è proprio Mandzukic a propiziare l’autogol di Skorupski al 7’ della ripresa: traversone di Cuadrado dalla destra, colpo di testa di Mandzukic che si infrange sul montante, carambola su Skorupski ed entra. Azzannato l’Empoli, la Juventus lo finisce in meno di un quarto d’ora: al 20’ Dani Alves (propositiva e brillante la sua partita) centra in area per Alex Sandro (il solito motore sulla fascia) che controlla, difende la palla con la sua notevole potenza, si gira e con il sinistro infila Skorupski. Il finale è un accademico tentativo di far segnare anche Higuain (volenteroso, ma stranamente impreciso), con qualcuno che pensa già a martedì, quando arriverà il Napoli per la semifinale di Coppa Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video