Calciomercato, parla Petagna: «Io alla Juventus? Hanno i fenomeni, intanto cresco con Gasp»

L'attaccante della sorpredente Atalanta accostato ai campioni d'Italia: «Lo Stadium e la 'BBC' fanno paura»
Calciomercato, parla Petagna: «Io alla Juventus? Hanno i fenomeni, intanto cresco con Gasp»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Se l'Atalanta è la squadra del momento e spaventa le big, uno dei protagonisti principali è il gigante Andrea Petagna, 190 centimetri di altezza, che in coppia con il 'Papu' Gomez è definitivamente esploso. Finora in 22 presenze ha segnato 5 gol e servito 6 assist e con i compagni è andato a espugnare il campo del Napoli facendo letteralmente impazzire di gioia la città di Bergamo: «L’accoglienza dei tifosi dopo la vittoria del San Paolo? E’ stata incredibile, il mister prima della partita ci aveva messo in guardia sul vincere a Napoli perché dopo i tifosi ci avrebbero chiesto la Champions - ha spiegato il 21enne centravanti ai microfoni di 'Domenica Premium' su Premium Sport -. I nostri tifosi sono straordinari, anche dopo Bologna erano venuti in tantissimi. Vogliamo proseguire questo sogno, noi ci crediamo e a rivedere le immagini ho ancora i brividi. Il mio rapporto con Gasperini? Lui mi ha dato grandissima fiducia, addirittura io in estate pensavo di fare solo il ritiro e poi andare via in prestito. Invece mi ha detto che avevo caratteristiche uniche, mi ha dato forza, dicendomi che se avessi seguito i suoi consigli sarei potuto diventare un giocatore importante. Ci alleniamo tantissimo, corriamo molto, io da attaccante faccio in media 11 chilometri a gara. Il lavoro del mister e dello staff è straordinario. Il segreto di questo gruppo? I ragazzi sono fantastici. E poi il ping pong».

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PING PONG COL 'PAPU' - Una 'mania' lanciata dal leader del gruppo, il capitano Gomez: «E anche lì lui è il più bravo - ha rivelato Petagna -. E’ un modo per fare gruppo e per stemperare la tensione. Chi mi ha stupito di più dei miei compagni? Nessuno, i giovani li conoscevo tutti, molti li avevo sfidati nelle giovanili e mi aspettavo fossero così forti. Possibilità Champions? Abbiamo spostato l’asticella varie volte, puntiamo ad arrivare più in alto possibile, se dovessimo puntare alla Champions mal che vada cadremmo in Europa League che è il nostro obiettivo. L’obiettivo di gol stagionale? Sarebbe arrivare in doppia cifra ma se dovessi restare a quota 5 e dovessimo andare in Europa andrebbe benissimo comunque. Se ho mai litigato con il Papu Gomez? E’ impossibile litigarci, sorride sempre e è una persona troppa buona. E’ un esempio per tutti, un ragazzo semplice e divertente oltre a essere un papà fantastico. Tiene moltissimo alla famiglia. E’ straordinario sia in campo che fuori. Il nostro feeling è nato in campo, mi trovavo bene con lui e poi è proseguito anche fuori. Magari potrebbe farmi un assist, non me ne ha ancora fatto uno…».

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HIGUAIN UN MODELLO - Poi c'è il sogno azzurro e l'ammirazione per la corazzata Juventus a cui è stato accostato in sede di calciomercato: «Se mi aspetto una chiamata di Ventura? Ci credo, è un sogno. Ho fatto degli stage ma prima devo pensare all’Under 21 e all’Europeo questa estate. Credo che se dovessi fare bene con l’Atalanta e l’Under 21 poi la Nazionale sarebbe una conseguenza. Meglio Higuain o Dzeko? Due fenomeni ma se devo scegliere dico Higuain perché gioca un po’ di più per la squadra. Chi temo di più tra Inter, Lazio e Milan per l’Europa League? Il Milan è indietro di un po’ di punti e bisognerà vedere gli scontri diretti. Quelle che temo di più però sono Lazio e Inter. Se mi aspettavo Gagliardini protagonista all’Inter? In ritiro ho visto subito che aveva una grandissima personalità e una forte mentalità. Lui non soffre la pressione, è arrivato a San Siro e ha fatto vedere le sue qualità senza problemi. Io in una grande squadra? Sicuramente devo completare la mia crescita, e un altro anno con questo staff tecnico mi farebbe solo bene. Il mio agente ha detto che la Juventus mi segue? La Juve davanti ha dei fenomeni, io devo migliorare molto per arrivare a quel livello. Per il momento sto bene a Bergamo dove posso giocare e migliorare. Un giudizio su Donnarumma? E’ straordinario, avere quella sicurezza a quell’età è incredibile. Penso che possa fare la storia del Milan, il mio consiglio è di restare il più a lungo possibile in rossonero. Cos’ha la Juve in più di Roma e Lazio? I giocatori, lo Stadium che ti incute un po’ di timore e vedere quei tre difensori, Chiellini, Bonucci e Barzagli è impressionante. Una promessa in caso di Europa? Io e il Papu ci facciamo biondi, per la Champions non ci abbiamo ancora pensato».

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LA CITOFONATA ALL'INTER - L'attaccante atalantino ripercorre poi i passaggi della sua ancor giovane carriera che lo hanno portato a Bergamo: «L’esperienza ad Ascoli? Ho un bel ricordo, è stata una bella salvezza, difficile ma bella. Vicenza? Gruppo fantastico, abbiamo sfiorato la Serie A che è sfumata all’ultimo. Latina? Lì ho giocato poco, è andata un po’ così ma mi servita per crescere. Sampdoria? E’ stata una palestra per crescere, ho incontrato Mihajlovic che è un grandissimo allenatore anche se ho giocato poco. Milan? E’stata la mia famiglia, sono cresciuto lì, abbiamo vinto il Viareggio, sono stato bene. La storia che ho citofonato alla sede dell’Inter? E’ vero, qualche anno fa. Non volevo andare a scuola, nevicava, ero arrabbiato e sono andato a citofonare alla sede dell’Inter ma mi hanno detto che era la sede per la prima squadra».

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