TORINO - I primi calci al pallone, l’esplosione a Pescara con Zeman e il presente alla Lazio. Ma nell’intervista fiume di Ciro Immobile a Rivista Undici non poteva mancare di certo la Juventus. «Nel calcio come nella vita ci sta un momento in cui tutto ti va male – ha detto l’attaccante -. Alla fine tutto gira, tutto cambia. Quando non giochi è difficile, ti abbatti. Anche se io non sono uno che si butta giù facilmente. Prestiti? Non è una cosa negativa perché ti dà l’opportunità di metterti in mostra. Magari se fossi rimasto alla Juventus non sarebbe andata così perché avrei avuto meno opportunità». Il riferimento è ai prestiti a Siena e Grosseto che complessivamente lo hanno visto andare in rete soltanto per due volte nelle 20 partite di campionato disputate. E il club bianconero ha deciso di non puntare su di lui neanche dopo il boom a Pescara: «L’unica scelta che non ho capito è perché dopo quella stagione Verratti è andato al Psg, Insigne al Napoli e io a Genova».