Juventus, Buffon: «La Champions mi sprona a giocare ancora»

Il capitano si prende la copertina di Kicker: «Se l'avessi vinta sarei svuotato. La Roma agli americani e le milanesi ai cinesi? Una sconfitta per il nostro calcio»
Juventus, Buffon: «La Champions mi sprona a giocare ancora»

TORINO - Sulla copertina di Kicker c’è Gigi Buffon. Il portiere della Juventus conquista la Germania senza aver mai disputato un minuto in Bundesliga. «Da un po’ di anni mi chiedo cosa mi spinga ancora a giocare. È una lotta interiore che mi dà forti motivazioni. Se avessi vinto la Champions sarei svuotato, è una cosa che mi sprona». Idee chiarissime quelle del capitano bianconero, che si lascia anche andare a un sunto del proprio ruolo: «Un portiere deve essere masochista, può essere paragonato all’arbitro. Ha il potere di comandare, ma può solo subire gol. Non può segnare e deve sopportare offese continue. Per me fare una papera è uno shock, ho bisogno di alcuni giorni per riprendermi». Buffon ha poi ricordato alcuni episodi dell’infanzia e della giovinezza: «Mangiavo tanta mortadella e molti orsetti gommosi. Come ho fatto a ingrassare non so, la mia carriera sarebbe diventata improbabile. La depressione? Non ho mai preso medicine, è stato fondamentale».

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CINESI? NO, GRAZIE - «La Roma agli americani e le milanesi ai cinesi. Povera Italia, è una sconfitta per il nostro calcio e per le nostre tradizioni».

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