Juve, la capacità di cambiare pelle in corsa

Allegri e la tattica anti Barcellona, questa la chiave per la Champions League
Juve, la capacità di cambiare pelle in corsa© Marco Canoniero

TORINO - L’abusato concetto di partita a scacchi si adatta in realtà alla perfezione al doppio confronto di Champions tra Juventus e Barcellona. L’uso sapiente della tattica, sia allo Stadium sia al Camp Nou, è arma imprescindibile quando si affrontano corazzate come quella di Luis Enrique. Sfruttare le possibilità, gestire ritmo e spazi, spegnere le fonti di gioco degli avversari: Max Allegri ha già cominciato gli esperimenti e in questo senso il match di campionato di sabato contro il Chievo è stato funzionale a oliare i meccanismi in vista del grande evento. «Non serve tanto tempo per preparare una partita del genere», la spiegazione del Conte Max. Vero, almeno per le motivazioni. Ma Allegri e il suo staff hanno in realtà passato ore a definire la strategia da applicare contro i blaugrana. La chiave tattica da variare a gara in corso, per addormentare la sfida oppure per dare una sterzata, è diventato un marchio di fabbrica. Allora si passa dall’ormai collaudato 4-2-3-1 al 3-5-2 con l’inserimento di un centrale, o al 4-3-3 di spinta. Cambiare pelle a livello tattico può diventare ben più di un dettaglio in una serie così tirata.

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