TORINO - La Joya e la Pulce. Si ritroveranno l’uno contro l’altro mercoledì sera al Campo Nou. E (anche) dalle loro magie dipenderà il destino di Juventus e Barcellona in Champions League. Il ritorno dei quarti dopo il 3-0 dell’andata allo Stadium si preannuncia epocale. Dybala che sfida Messi e va oltre il problema alla caviglia maltrattata da Muntari a Pescara. La Joya e la Pulce atto secondo: doppietta per il primo, zero acuti per il secondo. Il giovane in rampa di lancio e il campionissimo che vive una stagione complicata. Ma sono tanti i parallelismi tra i due argentini. Sin da piccolissimi, infatti, incantavano con dribbling e tocchi deliziosi, con i calzettoni abbassati. Praticamente simili nelle movenze e negli scatti. Niño Dybala, nel 2004, è protagonista di un torneo a Rio Segundo, località situata a 18 chilometri da Laguna Larga (Cordoba), la sua città natale. Gol, conclusioni, velocità, spunti a ripetizioni con il numero 5 sulle spalle. E quella esultanza alla sciuscià che rese celebri Ronaldo e Moriero nei tempi d’oro del Fenomeno interista. Insomma, un predestinato, un bimbo già da Juve. Che ha bruciato le tappe e adesso, a 23 anni, ri-affronta sua maestà Messi senza paura. Con rispetto, sì. Ma senza paura. E con tanta Joya….