Juventus, poker scudetto: da Dybala a Bonucci, che goduria! Genoa ko

La squadra di Allegri annienta i rossoblù. Spettacolo e gol da applausi. Mandzukic segna una rete epica. Anche Bonnibauer fa venire giù lo Stadium, sempre più bunker inespugnabile: 33 vittorie di fila
Juventus, poker scudetto: da Dybala a Bonucci, che goduria! Genoa ko© LaPresse

TORINO -  Il sesto scudetto consecutivo è lì dietro l’angolo. Il successo contro il Genoa lo certifica, al di là dei tentennamenti del Napoli e del posticipo della Roma. La Juventus di Max Allegri è una corazzata che va lontano, su tre fronti. E anche con i rossoblù lo show è totale: 4-0, reti di pregevole fattura e goduria ai massimi livelli. Dybala, Marchiso-Munoz, Mandzukic, Bonucci a segno in una serata senza sbavature. Una serata… tricolore, per entrare nella leggenda del calcio italiano. Strabiliante la supremazia dei bianconeri, al di là del cambio di interpreti. La Joya delizia con il suo piede sinistro che dipinge capolavori. La difesa riassestata non concede niente, Benatia e Asamoah (che prende un palo) sono titolari aggiunti. Marchisio torna Principino e solo per sfortuna non entra nel tabellino dei marcatori. Khedira non molla di un centimetro, Lichtsteiner avanza con impeto, Higuain corre e tira e si ferma ai legni. E Mandzukic? Si ricorda di essere un attaccante, oltreché un difensore, un centrocampista, un’ala. Insomma, segna alla maniera dei panzer. Una prova corale con tanti assoli, per mettere un altro mattoncino allo scudetto senza storia. Che non può più sfuggire (e non è il caso di… toccarsi): il conto alla rovescia è scattato. C’è ancora l’Atalanta venerdì a Bergamo, poi la doppia sfida con il Monaco nella semifinale di Champions League. Siccome il triplette è l’obiettivo, non ci si può distrarre un attimo. Sono giorni caldi, caldissimi. Da batticuore. E la coppa dalle grandi orecchie galvanizza ancora di più, aiuta a tenere alta la tensione: è il traguardo, non il corollario di una splendida stagione.  


IL TURNOVER - Nel match che vuole ipotecare il sesto titolo di seguito, Allegri non cambia il sistema di gioco ma gli interpreti con una difesa a 4 formata dalle 3B Barzagli, Bonucci e Benatia più Asamoah terzino sinistro. Cuadrado riposa, dentro Lichtsteiner alto. Juric, che all’andata aveva intrappolato e battuto i bianconeri, schiera il tridente Ntcham, Simeone, Palladino. D’atmosfera e commozione il minuto di silenzio in ricordo dello sfortunato Scarponi.


NUOVA JOYA, SUPERMARIO - La prima azione è di Giovanni Simeone, che a Marassi piazzò la doppietta devastante. Lo Stadium è carico, Dybala anche. Il colpo di testa di Higuain va di poco fuori. Lamanna poi è bravo ad anticipare Lichtsteiner nella sua prima puntata offensiva. La gara è una sorta di prova generale verso il Monaco, vista la propensione offensiva del Genoa. Ancora la Joya protagonista con un mancino a giro spettacolare che si spegna a pochi centimetri dal palo. Al 17’ passa la Juve in percussione: inserimento di Higuain per Marchisio che la mette giù ma è preceduto involontariamente da Munoz che buca il suo portiere. Raddoppio al 19’ con Dybala che dialoga con Khedira, dai e vai e tiro imparabile. Che show per i bianconeri, a rinverdire il nuovo record dello Stadium, bunker inespugnabile da una vita. In campo è sinfonia “allegriana”. Laxalt è l’unico dei rossoblù con un po’ di verve, ma è difficile passare. Per Neto impegni soltanto in presa alta. Nitcham ci prova, ma alle stelle. Al 35’ para Lamanna in tuffo su Higuain che scaglia un tiro preciso di sinistro. Marchisio è libero di avanzare e spesso è punto di riferimento avanzato. In Champions dovrà sostituire lo squalificato Khedira. Spettacolare al 41’ il gol di Mandzukic, prima si invola, crossa e poi sulla ribattuta fa secco Lamanna di prepotenza. Tre a zero per la Vecchia Signora, padrona del campo. Il croato che gioca ovunque trova la via della rete ed esplode in un grido leonino. E dire che Allegri fin qui gli aveva urlato di tutto, non soddisfatto della sua prova. Mai dire mai con SUpermario… Un tiro di Veloso allo scadere è facile preda di Neto: tutto qui il Genoa. E si va al riposo.


BONNIBAUER SHOW - Si riprende con il solito copione. Annullato un gol a Bonucci all’8’, con tanti dubbi. La musica, comunque, è la stessa: campioni d’Italia padroni e intenti a comandare. La squadra di Juric non riesce a imbastire un’azione che sia una. Il possesso palla dei bianconeri è continuo, con poche eccezioni. E lo Stadium (al 33esimo successo di fila) applaude, e canta. Al 19’ scappa Bonnibauer e fa venire giù lo stadio: golazo di Bonucci e 4-0. Il poker è servito con azione in solitaria del difensore centrale. E sugli spalti parte il coro: «Leonardo Bonucci alè, Leonardo Bonucci alè…»… Al 25’ Marchisio prende la traversa, il Pipita il palo. Da tremare per minuti interi. Il resto è Juve, ancora Juve, sempre Juve. Tutti in piedi ad applaudire, please…



Le formazioni iniziali

JUVENTUS (4–2-3-1): Neto; Barzagli, Bonucci, Benatia, Asamoah; Khedira, Marchisio; Lichtsteiner, Dybala, Mandzukic; Higuain. All. Allegri
GENOA (3-4-3): Lamanna; Munoz, Burdisso, Gentiletti; Lazovic, Cataldi, Veloso, Laxalt; Ntcham, Simeone, Palladino. All. Juric

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video