Prandelli esalta la Juventus: «Fa sembrare facile anche battere il Barcellona»

L'ex ct della Nazionale ha elogiato il lavoro degli uomini di Allegri, ma non solo: grandi meriti anche alla società
Prandelli esalta la Juventus: «Fa sembrare facile anche battere il Barcellona»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Quando la Juventus ha sconfitto il Barcellona in una gara durata 180 minuti nei quarti di finale di Champions League in molti hanno parlato di un Barça diverso da quello di due anni fa o addirittura di quello del 2010 affrontato dall'Inter di Mourinho. Il Clasico di ieri sera tra la squadra di Luis Enrique e il Real Madrid ha però dato merito alla Juventus: questo Barcellona faceva e deve fare paura, il merito del risultato ottenuto in Europa è da ricercare tutto negli uomini di Allegri. Il fatto è che "Vedendo da fuori la Juventus sembra sia tutto facile, superare il Barcellona e poi il Genoa senza mai dare la sensazione di soffrire". A dirlo è Cesare Prandelli. L'ex ct della Nazionale italiana è intervenuto in diretta a Tele Radio Stereo 92.7 elogiando non solo la squadra ma anche e soprattutto allenatore e società: "Dall'interno so che per mantenere la giusta concentrazione devi lavorare quotidianamente nel modo giusto e loro ci riescono grazie a un bravissimo allenatore e a una società sempre presente".

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SENATORI - L'importanza in una grande squadra spesso la fanno i calciatori "anziani", quelli che sono presenti da più tempo e riescono per questo a dare una sensazione di continuità: "I meriti, poi però, vanno dari ai calciatori italiani che fanno parte del nucleo storico della squadra. Gli altri calciatori passano, loro restano e danno l'esempio. Un po' come accadeva al Milan di Baresi, Maldini e Costacurta" ha continuato Prandelli. 

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MONDIALE - Non solo in Italia, secondo l'ex ct questa Juventus può imporsi a livello europeo e oltre: "Oggi è la squadra più completa al mondo, nessuno riesce a interpretare le due fasi come la squadra di Allegri. Buffon è un fenomeno da quando ha iniziato a giocare a pallone, Barzagli, Chiellini e Bonucci sono cresciuti anno dopo anno", ha concluso.

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