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TORINO - La Juventus insiste per Patrik Schick. Le qualità (del sampdoriano) e le tempistiche (dei dirigenti bianconeri) ricordano l’operazione Dybala, nel 2015 impostata a ridosso delle semifinali di Champions, tanto che Paulo assistette alla finale di Berlino in tribuna e dopo la partita rientrò in Italia a bordo del charter della Juventus. Beppe Marotta e Fabio Paratici sono andati all’attacco del ceco: l’ad bianconero ha già avuto incontro con l’avvocato Antonio Romei, braccio destro del presidente Massimo Ferrero. Schick ha una clausola da 25 milioni, ma i blucerchiati vorrebbero alzargliela a quota 42 milioni garantendogli al contempo uno stipendio più alto. Sull’attaccante di Giampaolo sono vigili tutte le big (a partire dall’Inter), ma la Juventus dispone di diverse carte che potrebbero rivelarsi utili per bruciare sul tempo la concorrenza. I rapporti con la Sampdoria sono eccellenti (non a caso si parla di allargare l’operazione coinvolgendo altri giocatori) e il vicepresidente Pavel Nedved è una sorta di leggenda vivente per tutti i giovani della Repubblica Ceca, compreso Schick. Senza contare che la Juventus, pur di mettere le mani sull’attaccante rivelazione della serie A (10 gol), pare disposta a lasciarlo a Genova un’altra stagione.
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ASSE COL SASSUOLO - Un po’ come è successo con Mattia Caldara (Atalanta) e Riccardo Orsolini (Ascoli), acquistati a gennaio e lasciati a maturare nei rispettivi club. Se Caldara è atteso a Torino nel 2018, Orsolini quasi certamente la prossima stagione verrà “prestato” a una società di serie A. In pole position c’è il Sassuolo, ormai diventato un trampolino di lancio collaudatissimo per i giovani italiani.