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TORINO - «Non voglio dire che arrivare secondi è come vincere il titolo, diciamo che presto vogliamo anche il superscudetto». Parole di Aurelio De Laurentiis che a margine del rinnovo di Lorenzo Insigne fino al 2022 ha spiegato come il suo Napoli sia secondo lui ormai vicino alla Juventus. Un inseguimento che secondo molti sarà invece difficile anche nella prossima stagione, soprattutto se i campani dovessero perdere il loro capocannoniere Mertens come del resto già accaduto l’estate passata con Gonzalo Higuain acquistato proprio dai campioni d’Italia per 90 milioni. Una tesi, quella del presidente partenopeo, già contraddetta in qualche modo dal suo tecnico Maurizio Sarri: «Penso che il Napoli attuale non possa programmare uno scudetto perché ci sono squadre troppo più forti sotto tanti punti di vista. Ma noi dobbiamo cercare di andare al di là della razionalità e della logica. Dobbiamo andare a vedere se in questo calcio c'è ancora spazio per i sogni». Discorso simile a quello fatto oggi ai microfoni di ‘Radio Goal’ (su ‘Radio Kiss Kiss’) da Corrado Ferlaino, unico presidente riuscito finora a portare il Tricolore sotto l’ombra del Vesuvio, impresa centrata due volte (nel 1987 e nel 1990) grazie soprattutto alle magie di Diego Armando Maradona. «Il rinnovo di Mertens? E’ importante, anche se per raggiungere la Juventus serve non la ciliegina, ma la ‘ciliegiona’ sulla torta». Il patron del Napoli scudettato fa però i complimenti al suo successore sul prolungamento del contratto di Insigne: «De Laurentiis ha fatto bene a blindarlo. Insigne deve essere la bandiera del Napoli, il rinnovo era scontato. Il secondo posto? La Roma ha un calendario complicato, nonostante i punti di vantaggio. Dipende dai giallorossi, ma il Napoli deve vincerle tutte a partire dalla prossima a Milano con l’Inter. Una gara non facile: i nerazzurri non sono squadra, ma hanno grandi giocatori. Se il Napoli vince a Milano comunque si lancia per un grande finale di stagione».