Juventus, Guida non "se l'è sentita" ancora una volta...

L'arbitro manca ancora una volta di personalità: famoso il suo errore in Juve-Genoa nel 2013, all'epoca disse: «Non me la sono sentita», anche questa volta è stato timido. Forse è il caso di riflettere sulle sue capacità
Juventus, Guida non "se l'è sentita" ancora una volta...

TORINO - E anche stavolta Guida non se l’è sentita. Come quattro anni fa, quando arbitrava Juventus-Genoa e all’ultimo minuto non concesse un rigore netto per fallo di mano di Granqvist. Negli spogliatoi disse ai protagonisti: «Non me la sono sentita». E anche ieri, dopo aver concesso il rigore per il mano di Toloi, ci ha ripensato per la segnalazione, sbagliata, del guardalinee che ha visto un fuorigioco inesistente di Mandzukic, benedetta da Rizzoli arbitro di porta.

Un errore grave, che conferma la poca personalità dell’arbitro napoletano: azzecca la chiamata (era rigore), ma poi si fa confondere dal guardalinee, che dice fuorigioco probabilmente tratto in inganno (lui crede che il tocco di mano di Toloi sia in realtà una spizzata di Bonucci che, effettivamente, metterebbe in fuorigioco Mandzukic), ma a quel punto perché i due non si parlano? Perché Guida non spiega all’assistente che il tocco è di Toloi? Perché nonostante abbia visto tutto chiaramente non impone la sua scelta? Un arbitro con così poca personalità forse non dovrebbe dirigere ad alti livelli.

 

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