Bonucci: «Juventus, è l'ora della verità: prendiamoci tutto»

Il difensore carica i compagni in un'intervista a Jtv: «Ora bisogna accelerare: voglio scudetto, Coppa Italia e Champions League»
Bonucci: «Juventus, è l'ora della verità: prendiamoci tutto»© Marco Canoniero

TORINO - Giornate decisive per la Juventus, che dopo aver galoppato per tutta la stagione ora può raccogliere i frutti del duro lavoro e centrare un triplete da leggenda. Domenica può arrivare il sesto scudetto consecutivo in casa della Roma (basterà un pari), mercoledì prossimo sempre all'Olimpico ci sarà la sfica con la Lazio che mette in palio la Coppa Italia e poi il 3 giugno l'appuntamento più importante: la finale di Champions League a Cardiff. «Questo è il momento di accelerare» è il messaggio lanciato da Leonardo Bonucci, uno dei leader del gruppo di Massimiliano Allegri, in un'intervista a 'JTv' che andrà in onda oggi (ore 15) e di cui riportiamo intanto alcune pillole.

MESE DECISIVO - «Le settimane che ci attendono possono consolidarci davvero a livello mondiale – ha spiegato il difensore azzurro, eletto dal britannico 'Telegraph' come il migliore del mondo in questo momento –. Per questo dobbiamo migliorarci sempre, farci trovare pronti e accelerare. La nostra mente deve essere sgombra da ogni tipo di problema, mantenere l’entusiasmo e la voglia di andare fino in fondo, per portare a casa tutto». Niente da gestire, quindi: «No, c’è solo da spingere. Adesso vogliamo chiudere lo Scudetto, concentrarci sulla Coppa Italia e poi andare a Cardiff per portare a casa la Champions».

UNA JUVE ESPERTA - «Siamo forti e abbiamo esperienza in tutti i reparti. Il Mister ci fa giocare in un modo che dà responsabilità a tutti, dall’attacco al centrocampo. Ognuno di noi lavora non solo per il suo reparto ma per la squadra, dagli attaccanti che coprono ai centrocampisti che permettono a noi difensori di rischiare sempre di meno».

ORGOGLIO BBC - «Mi sento felice e orgoglioso di far parte di un pacchetto arretrato di livello così alto, e annovero nel gruppo anche Gigi Buffon. Con il passare degli anni l’intesa è cresciuta, il campo ha dato le risposte, la nostra sinergia è migliorata e in campo, Giorgio (Chiellini, ndr), Andrea (Barzagli, ndr) e io ci troviamo a memoria, sappiamo leggere le mosse uno dell’altro per aiutarlo nel migliore dei modi».

VERSO LA FINALE - «L’importante è portare trofei a casa, non importa chi fa gol. Prima vinciamo lo Scudetto e la Coppa Italia: sarebbe un pezzo di leggenda, e poi aspettiamo Cardiff. Fra Atletico e Real sono contento che affronteremo i secondi: l’Atletico sarebbe stato più chiuso in difesa. Detto questo ovviamente sappiamo che il Real è composto da campionissimi e che dovremo avere la testa giusta, per affrontare una finale che si deve vincere». Come devono vivere a livello mentale i bianconeri queste settimane che ci separano dall’ultimo atto della stagione? «In modo professionale e positivo: così andremo a fare una grande partita».

LA SVOLTA DELLA STAGIONE - Quantomeno per ciò che riguarda la Champions, Leo individua due momenti fondamentali: «Sopra tutti la partita con il Barcellona all’andata, che ci ha dato lo slancio in consapevolezza e autostima. E poi l’ultima, con il Monaco, che non era per niente semplice: avevamo tutto da perdere, e invece siamo stati bravi»

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