TORINO - Dieci anni al massimo. Anzi, quasi al massimo, perché se è vero che l’ultimo decennio della carriera da allenatore di Massimiliano Allegri è stato eccezionale, è altrettanto vero che potrebbe diventare addirittura strepitosoil 3 giugno. Di massimo quindi non è ancora il caso di parlare, ma di alto livello assolutamente sì. Molto alto.
UNO SU DUE - Lo scudetto festeggiato domenica infatti è arrivato a 10 anni di distanza dal primo campionato vinto dall’allenatore bianconero. Che nella stagione 2007-2008 sedeva sulla panchina del Sassuolo e lo guidò al primo posto nel girone A dell’allora Serie C1, portando la società neroverde in Serie B per la prima volta nella sua storia. A quella vittoria sono poi seguiti lo scudetto con il Milan nel 2011 e i tre consecutivi vinti con la Juventus dal 2015 all’altro ieri: in tutto sono cinque campionati vinti su dieci, alla più che rispettabile media di uno sì e uno no, con tre società diverse e in due categorie differenti. [...]
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AL TOP - Già d’oro allora, il tecnico è cresciuto e nel triennio juventino ha raggiunto lo status di allenatore tra i migliori d’Europa. Una crescita maturata parallelamente a quella della squadra bianconera con reciproca e benefica influenza di una componente sull’altra. Con Allegri la Juventus, che già da tre anni era tornata a dominare in Italia, ha ritrovato una dimensione di alto livello sul piano internazionale che sembrava ancora lontana. Il tecnico in bianconeroi ha potuto sviluppare al massimo il suo calcio fondato sull’esaltazione della tecnica e sulla capacità di leggere anche lo sviluppo più imprevisto della gara o della stagione, trovando sempre la soluzione giusta. [...]