Juventus, non eri tu. Ripresa ignobile, ma ora occhio al disfattismo

La Juve ha perso mancando della sua caratteristica migliore: la compattezza tattica del gruppo. Sono mancati Higuain e Dybala e nella ripresa la squadra si è sciolta. Ma resta una grande stagione e la dimensione europea raggiunta
Juventus, non eri tu. Ripresa ignobile, ma ora occhio al disfattismo© www.imagephotoagency.it

CARDIFF - Non basta il più bel gol della Champions League, non basta non aver avuto paura, non basta aver condotto per buoni tratti la finale. Non basta perché alla Juventus è mancato qualcosa che non era mai mancato in questa stagione e che è evaporato nella notte più importante: la granitica solidità tattica del gruppo, quel perfetto meccanismo che rendeva la squadra di Allegri un corpo unico in fase difensiva. Follia pura. I primi a mollare, in questo senso, sono stati Higuain e Dybala, i peggiori non tanto per non aver inciso in fase offensiva, ma per il mancato contributo in difesa. Poi è caduto Pjanic, poi Khedira. E a quel punto, senza quell’atteggiamento da branco, la Juventus è diventata una preda facile, pure la difesa ha tradito e il 4-2-3-1 si è sgretolato dalle sue fondamenta. No, quella del secondo tempo di ieri sera non era la vera Juventus. Non era quella squadra che ha annientato il Barcellona e che ha marciato in modo esemplare fino alla finale. Era un’orrenda copia spuntata nel momento più sbagliato di tutti e che ha polverizzato con un paio di sciocchezze il sogno dei sogni.

Tuttavia non è abbastanza per maledirla, perché questa Juventus merita l’applauso ricevuto ieri fra le lacrime nello stadio di Cardiff. Lo merita dal profondo per una stagione che resta memorabile per il sesto scudetto consecutivo, per la Coppa Italia e per un percorso di Champions strepitoso che avrebbe meritato un altro epilogo. La delusione spesso è un’onda che travolge tutto, ma lasciare troppo spazio allo sconforto sarebbe sbagliato e ingiusto da parte del popolo bianconero e da parte della squadra stessa. Questa sconfitta è diversa da quella di Berlino, perché il Real è stato più forte, ma non superiore, perché un’altra Juventus, quella vera, avrebbe perfino potuto vincere. E la Juventus, quella vera, potrà riprovarci l’anno prossimo: questo gruppo ce la può fare e ieri sera ha contratto un debito morale con se stesso e con la sua gente da saldare tra dodici mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video