Juventus bella per un tempo, poi batte la Roma ai rigori

I bianconeri brillanti all'inizio, calano un po' nella ripresa, ma Dybala piace e Mandzukic è già Supermario
Mandzukic© LaPresse

BOSTON - Solida dietro, cattiva a centrocampo e frizzante davanti: se non fosse ancora estate i segnali che manda la Juventus contro la Roma sarebbero preoccupanti per le avversarie scudetto, ma restano dei messaggi molto confortanti per il popolo bianconero, soprattutto per la parte più perplessa. La Juventus era una grande squadra e rimane una grande squadra, ripartendo proprio dai punti di forza micidiali della stagione passata. Quando, al 29’, Alex Sandro azzecca la palla in profondità per Mandzukic che da sinistra salta in dribbling il portiere Alisson e manda in rete un perfetto diagonale si risintonizzano, per esempio, vecchie frequenze della manovra offensiva. E per tutta la seconda parte del primo tempo i due dialogano con gustosa efficacia.

BENE MARCHISIO - Ma piacciono anche i lanci di Marchisio (uno dei più in forma e all’alba di una grande stagione personale) e Pjanic, che interpretano in modo leggermente diverso il loro ruolo nella creazione del gioco rispetto alla Juventus dell’anno scorso. L’impressione è che parte dei compiti di Bonucci siano passati a loro e che questo renda ancora più efficace la corsa degli esterni e le caratteristiche di Higuain. In questo scenario, gli americani possono godersi la leggerezza di Dybala che offre sprazzi spettacolari. Ora, sarà anche perché il suo fisico brevilineo gli consente una più rapida entrata in forma, ma i cioccolatini che serve l’argentino all’altezza della trequarti danno la sensazione di un giocatore deciso a compiere un ulteriore salto di qualità.



CALO NELLA RIPRESA - La Roma, da parte sua, subisce e di difende con qualche affanno. Emerge nella ripresa, con una sostanziosa prestazione di Gonalons, con la Juventus che concede ai giallorossi più campo e  più conclusioni rispetto al primo tempo (Strootman colpisce la traversa al 6’), ma la difesa bianconera regge: altra faccina sorridente per Allegri dopo le prime “spensierate” uscite della retroguardia contro Barça e PSG. Sia nella versione del primo tempo con De Sciglio, Rugani, Benatia e Alex Sandro che in quella di inizio ripresa con Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini e Alex Sandro, gli automatismi tornano a girare (e il fatto di non trovarsi davanti Neymar o Di Maria certamente aiuta). E il gol della Roma arriva a un quarto d’ora dalla fine, quando ulteriori cambiamenti su entrambi i fronti hanno reso gli schieramenti assai pasticciati: azione avvolgente, cross di Kolarov e tap in di Dzeko a due passi da Pinsoglio, entrato al posto di Buffon. Intanto sono entrati i nuovi: Douglas Costa si rende pericoloso con un paio di giocate, mentre l’esordio di Bernardeschi ha un valore più che altro statistico. Finisce 1-1 e la Juventus vince ai rigori con una bella prestazione di Pinsoglio che ne para uno e ne intuisce altri due. Il rigore finale lo batte e lo segna Douglas Costa e pure Bernardeschi realizza un penalty della serie: anche questi sono piccoli segnali positivi.

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