TORINO - La Juventus donne va a caccia della Fiorentina campione d’Italia. Nel giorno della presentazione ufficiale della prima squadra femminile bianconera che parteciperà a una competizione ufficiale il tecnico Rita Guarino illustra quelli che sono gli obiettivi: «Ci sono Fiorentina e Brescia che sono già squadre consolidate, poi ci siamo noi, un mix di giocatrici esperte e di giovani talenti. Non so se vinceremo lo scudetto, ma di certo ci proveremo». Arrivare prime o seconde garantirebbe alla Juventus la partecipazione l’anno prossimo alla Champions League, il ché darebbe una dimensione e una visibilità internazionale alla squadra. «Visto che la rosa è stata appena allestita - ha detto l’allenatrice - dovremo prima di tutto conoscerci e poi lavorare. Ad Allegri ruberei un paio di giocatori, non importa chi, va bene chiunque… Ho sempre basato la mia carriera su sacrificio, determinazione e durezza mentale. Come sarà la mia Juve? Non ho ancora deciso il sistema di gioco, dipende dalle caratteristiche delle giocatrici e dall’avversario, ma a me piace un calcio veloce e una squadra votata all’attacco».
La Juventus sta allestendo una squadra di primissimo piano, con tante nazionali, tra cui Bonansea e Rosucci, e due straniere. «Vogliamo diventare un modello per il movimento e soprattutto colmare il gap tra Italia e l’estero e tra il numero di appassionate e il numero di tesserate» spiega Stefano Braghin, Head of Academy & Women Football. Sabato la squadra partirà per il ritiro di Aymavilles, in Valle d’Aosta. «Ma ci servono ancora un paio di pedina in attacco - osserva Braghin - per chiudere il mercato. Siamo partiti con l’umiltà dei neofiti ma con la consapevolezza di voler fare bene».