Juventus, Dybala indica la via: «Cardiff un incubo, Champions vero obiettivo»

Il fantasista di Allegri intervistato dal 'New York Times': «La sconfitta in finale con il Real brucia ancora, vogliamo la rivincita»
Juventus, Dybala indica la via: «Cardiff un incubo, Champions vero obiettivo»© Marco Canoniero

TORINO - Cardiff è una ferita che non si è ancora rimarginata nella Juventus, tuttora segnata indelebilmente dal 4-1 subito dal Real Madrid di Zinedine Zidane nell’ultima finale di Champions League, la seconda persa in tre anni dai bianconeri già battuti nel 2015 dal Barcellona. Tra i più delusi per quanto accaduto in Galles c'è Paulo Dybala, già punto fermo dei campioni d’Italia e quest’anno ancor più responsabilizzato dalla società e dall’allenatore che gli hanno affidato la maglia numero 10 che fu di Sivori, Platini, Baggio e Del Piero. «Avevamo battuto grandi squadre nel nostro cammino. Non avevamo mai subito più di due gol, ma il Real Madrid ce ne ha segnati 3 in 45 minuti, 45 minuti che hanno distrutto tutto», ha detto la ‘Joya’ al "New York Times".

OSSESSIONE CHAMPIONS - «Ho continuato a pensare che fosse un incubo, sperando di svegliarmi - ha proseguito Dybala -. Il dolore per aver perso quella finale rimarrà con me fino a quando non riuscirò a sollevare quel trofeo. Ma nel calcio c'è sempre l'opportunità per rifarsi, sarò molto più tranquillo quando ci riuscirò. In Italia del resto è davvero difficile segnare in Italia. Anche se giochiamo contro una squadra di bassa classifica a volte segnamo massimo uno o due gol, non è come nella Liga dove il gioco è più aperto, dove Barcellona e Real Madrid possono vincere anche 6-0. O in Bundesliga o in Premier League dove le partite finiscono 4-3. È per questo che c'è solo un posto dove il talento di un giocatore si possa realmente misurare ed è la Champions League. Dove è uguale per tutti, per me, Neymar o Pogba».

IL POSTO DI NEYMAR - E a proposito di Neymar, si era parlato anche di lui come uno dei possibili sostituti del brasiliano che ha lasciato il Barça per andare al Psg: «Io so che le voci di mercato sono solo parole, ma come lo spiego alla mia famiglia? Ai miei amici di Cordoba? - ha proseguito il fantasista argentino -. Loro leggono i giornali, sentono le notizie in televisione e pensano che sia tutto vero, che da un giorno all'altro io possa andare al Real Madrid o al Barcellona. Mi chiedono se vado, se resto, se prenderò il posto di Neymar. È difficile spiegare queste cose. La Juventus è un grandissimo club, al livello del Barça».

GRAZIE AL PALERMO – Ma se ora si parla di grandi club come quello catalano, Dybala non dimentica di essere partito da Palermo: «Non rimpiango di essere andato in Sicilia; non mi preoccupo di quello che sarebbe potuto succedere se avessi preso una decisione diversa. La gente diceva che avrei dovuto giocare in un grande club in Argentina prima di arrivare in Europa, ma li ho ignorati e sono andato in un club dove potessi trovare spazio e non uno pieno di stelle».

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