Mandzukic, Dybala, Higuain: una Juventus al bacio. Cagliari affondato

E Buffon para su Farias il primo rigore assegnato dal Var. Campioni tonici. Esordio di Matuidi e Douglas Costa. Sardi spreconi nel primo tempo
Higuain 6 Essenziale Il gol. E sostanzialmente basta. Il che è più che sufficiente, in attesa che smaltisca il lavoro e corra. Matuidi 6: breve, ma invitante spot.© LaPresse

TORINO - Dove eravamo rimasti? Alla Juventus in testa al campionato, al sesto titolo di seguito. Ecco, si riparte con i bianconeri campioni d’Italia subito lanciati, con il successo allo Stadium sul Cagliari per 3-0 e la missione di arrivare al settimo scudetto consecutivo avviata con una prova d’autore. Di Mandzukic, Dybala (nel primo tempo) e Higuain i gol da applausi. E Buffon, nel momento della piccola crisi, a parare su Farias prima in azione e poi dal dischetto al 39’. Sì, il primo rigore concesso dal Var per fallo di Alex Sandro su Cop. Capitano subito sul pezzo, come la squadra di Allegri. Qualche tentennamento in difesa c’è, e ci sta. Rugani fa il Bonucci e il centrocampo non copre al massimo. Ma il risultato arriva in scioltezza. Poi, nella ripresa c’è spazio per il 4-3-3 con l’esordio di Matuidi e quindi quello di Douglas Costa. Il Pipita non è ancora al top, però segna un bel gol. La Joya invece ha già il mancino caldo. E SuperMario fa il suo. Come Lichtsteiner, a destra con grinta e pronto a sfornare l’assist decisivo. Insomma, è la Juve dei “vecchi” che non tradiscono. E per i nuovi si aspettano le prossime gare. Intanto, si ricomincia con i tre punti in classifica e le altre a inseguire. Non male come risposta dopo le critiche successive alla sconfitta in Supercoppa contro la Lazio. E la condizione fisica crescerà per i gironi di Champions.


LE SCELTE - Allegri resta ancorato al modulo scudetto e non cambia gli interpreti, a parte Marchisio per Khedira. Tocca a Rugani fare il Bonucci. Tutti i nuovi partono dalla panchina. Rastelli orfano di Borriello - accusato dal presidente Giulini di pensare solo ai soldi - si affida a Farias e Cop che pure era sul mercato.



SUPERMARIO SHOW - Allo Stadium il solito pienone per sostenere la Vecchia Signora. E il minuto di silenzio per ricordare le vittime di Barcellona che viene interrotto da un lungo e sentito applauso. L’avvio è bianconero con la punizione di Pjanic che sfiora il palo della porta difesa da Cragno. Il possesso palla è della Juve con i rossoblù che tentano qualche sortita. Al 12’ la sblocca Mandzukic con perfetta scelta di tempo in girata su passaggio di Lichtsteiner. Perfetto SuperMario, a modo suo, di prepotenza. Dybala, in campo con la maglia numero 10, prova a mettersi in mostra partendo da lontano: gira al largo e gioca di sponda, deliziando con il sinistro. Per Buffon solo qualche brivido per alcuni passaggi all’indietro un tantino …fastidiosi. La squadra di Rastelli però non riesce a imbastire un’azione degna di nota, troppa la supremazia dei campioni d’Italia. Al 32' una palla meravigliosa di @PauDybala_JR per @MarioMandzukic9 sulla sinistra: la difesa rossoblù riesce a spazzare il cross. Al 35’ la clamorosa occasione di Faragò che a porta vuota alza troppo dopo parata di Buffon su Farias. Incredibile chance buttata al vento per i sardi. Che si ripetono al 37’ e chiedono il rigore per intervento di Alex Sandro su Cop. Cagliari sveglio, all’improvviso e difesa bianconera in tilt. Passa un po’ e l’arbitro Maresca va dal Var (la prima volta in Serie A). Ok, è penalty. Dal dischetto Farias e Buffon para. Per il Cagliari massimo dell’autolesionismo. Per il capitano bianconero massimo dell’onore in quella che potrebbe essere la sua ultima stagione. Dall’altra parte punizione di Dybala dalla sua posizione: centrale, facile per Cragno. La Joya ci mette poco, al 46’, per bucare la porta e firmare il raddoppio (il Cagliari chiede il Var per il controllo che sembra di mano, il direttore di gara dice “abbiamo controllato”). Si chiude così il primo tempo, con la Juve avanti 2-0.


SUBITO JOYA, POI PIPITA E MATUIDI - Pronti via e Dybala fa traballare la traversa con tiro a giro di sinistro: splendido e Stadium in piedi ad applaudire. Khedira pronto ad entrare per Marchisio dopo il primo quarto d’ora. Faragò ha un’altra occasione ma anche questa volta non è preciso. Però la difesa della Juve concede qualcosa e non è un bel segnale. Rastelli mette Joao Pedro per l’ex Padoin che i tifosi dello Stadium osannano. Al 21’ l’exploit del Pipita: 3-0 con Higuain che scarica in porta una bel tiro in diagonale di sinistro. Al 24’ Mandzukic va a sbatter contro i cartelloni pubblicitari e si fa male al gomito destro, ma nulla di grave. Sul velluto, ecco l’esordio assoluto di Matuidi in maglia bianconera, e in Serie A: minuto 25, fuori il Pipita. Per l’argentino l’abbraccio di Allegri a bordocampo. E la Juve passa al 4-3-3. Al 29’ esce Cuadrado e debutto nel campionato italiano per Douglas Costa. Dybala sfiora il poker. La Juve dei vecchi vince 3-0, i nuovi si inseriranno per gradi. I numeri? 35 vitttorie e due pari allo Stadium, tanto per allungare la striscia.

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