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GENOVA - Sarà un caso, ma con il 10 è un altro Paulo Dybala. Persino più forte di quello che in due anni a Torino era riuscito a convincere gli scettici fino ad attirare le attenzioni di Real Madrid, Barcellona e Chelsea. Sirene che hanno cantato a vuoto, anche grazie alla Juventus che lo ha blindato a doppia mandata e consegnato ora la maglia che fu di Sivori, Platini, Baggio e Del Piero. Una galleria di miti in cui la ‘Joya’ punta ad entrare di diritto dopo essersi caricato la squadra sulle spalle in questo difficile avvio di stagione in cui ha già segnato 6 gol in tre partite ufficiali, 3 dei quali proprio oggi nella rocambolesca sfida vita contro il Genoa a Marassi dove ha anche realizzato il suo tredicesimo rigore su tredici in bianconero. «Sono molto contento - ha detto l'argentino ai microfoni di Premium dopo il 90' -, sapevamo che era una partita difficile. Siamo entrati un po’ mosci e abbiamo preso gol alla prima giocata, ma siamo stati bravi a tirare fuori la voglia e la forza per andare a ribaltarla. Sapevo che indossare la 10 sarebbe stata una sfida dura da vincere ma per ora mi sta portando fortuna».
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