La lezione della Juventus: non è al massimo ma vince

La vittoria contro il Genoa ci spiega parecchie cose. La riflessione prima della pausa
Difesa: DANIELE RUGANI© MASSIMO CEBRELLI/PEGASONEWSPORT

TORINO - Essì, a quanto pare dopo Juventus-Cagliari si faceva bene a non precipitarsi in trionfalismi sottolineando moderatamente che le prodezze di quattro fenomeni “nascondevano” i problemucci. Genoa-Juve dimostra infatti che la squadra bianconera è ancora “under construction”, che deve crescere nella mentalità, nel gioco, nell'approccio. Soprattutto, nell'approccio. A tratti è sembrato di rivedere la prestazione sbiadita che ha impacchettato la Supercoppa alla Lazio. Tuttavia, d'altro canto, Genoa-Juventus ha anche dimostrato che il gruppo, le qualità e i margini di miglioramento - tali da rintuzzare fino alla fine le velleità di ribaltoni delle competitor scudetto - li ha eccome, insieme con gli attributi ovviamente. A Marassi è suonata la sveglia (2 pappine in 7') ed effettivamente la Juventus l'ha sentita e s'è destata: arrivando a perfezionare un 4-2 energizzante, guidata da uno straripante Dybala. Lezione servita, sembrerebbe. A patto, però, di fare bene i compiti delle vacanze nella sosta...

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