L'analisi: la Juventus del 2017 è migliorata

Oggi è perfino difficile stabilire chi saranno i titolari e chi le alternative, tanti sono i giocatori di alto livello
L'analisi: la Juventus del 2017 è migliorata© Marco Canoniero

TORINO - Più forte o meno forte rispetto all’anno scorso? La domanda aleggia attorno alla Juventus che ha appena iniziato la nuova stagione, rimbalzando tra i tifosi che spesso ce la pongono durante le dirette video delle 17 sulla pagina Facebook di Tuttosport. E’ una domanda figlia della delusione del secondo tempo di Cardiff e di cessioni importanti e inattese come quelle di Bonucci e Dani Alves: da un lato il bisogno di ritrovare fiducia in chiave Champions, dall’altro lo smarrimento suscitato dalla perdita di un pilastro storico e di un giocatore rivelatosi decisivo nei momenti decisivi. Più forte o meno forte, dunque? Più forte. Più forte non rispetto alla formazione titolare scesa in campo il 3 giugno a Cardiff, difficile da migliorare senza risorse da sceicchi, ma rispetto all’intera rosa di cui quegli undici rappresentavano la crema. Crema di alta pasticceria, posta però sopra una torta non dello stesso livello: le alternative all’altezza dei titolari da metà campo in avanti si riducevano all’alternanza Cuadrado-Dani Alves a destra. Oggi è perfino difficile stabilire chi saranno i titolari e chi le alternative, tanti sono i giocatori di alto livello.

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