Pagina 2 | Juventus, Valverde: «Iniesta incerto sul futuro? Ognuno è padrone della sua vita»

BARCELLONA - Ernesto Valverde, è la prima partita del girone con un avversario durissimo: cosa deve fare il Barcellona per battere la Juventus? «La Juventus è una squadra potentissima ed è recente il ricordo dell’eliminazione della scorsa stagione. Sappiamo che lavorano bene sulle ripartenze e hanno una capacità di fare pressing molto elevata. Dobbiamo evitare che sviluppino il gioco da dietro perché quando collegano le loro ripartenze con gli attaccanti possono fare male. Dobbiamo bloccarli sul nascere».

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Questa partita sarà utile per sapere come sta il Barça?

«Tutte le partite sono importanti per saperlo. So che ci sono partite da grandi titoli in prima pagina, rende più vistosa la partita per il pubblico. Abbiamo già giocato partite importanti in campionato».

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Siete partite con tre vittorie in campionato: la Champions iniziacon un rivale forte, ma con tanta fiducia vero?

«Meglio affrontare una partita di questo tipo con entusiasmo. Tutti hanno la volontà di andare avanti e arrivare alla fine dell’anno per vincere tutto. Credo che stiamo attraversando un buon momento: abbiamo vinto 5-0 una partita complicata, ma non significa nulla, solo che abbiamo la garanzia che continuando così possiamo vincere qualcosa. Ma anche la Juventus sta andando bene in campionato e noi abbiamo bisogno di tre punti»

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Iniesta gioca o no: sarebbe la quarta partita di seguito? Luis Enrique lo proteggeva…

«Questo lo vedremo nel procedere della stagione, nelle partite non mi dimentico cosa significa Iniesta per noi e gioca in una posizione che dà un grande logorio, è il caso di tutti i centrocampisti. Vediamo come vanno le cose: l’altro giorno l’ho schierato lo stesso dopo che aveva giocato due partite di fila con la Nazionale».

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La Juventus ha molte assenze: può far cambiare quello che avevi previsto?

«No, assolutamente. Non so se questo che il rivale cambi o meno, non so se il loro allenatore farà qualcosa… Sono importanti quelli che mancano, ma è una società che ha una rosa grande e abbondante».

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Iniesta ha detto che non ha chiaro il suo futuro…

«Ognuno è padrone della sua vita e del proprio futuro e deve fare quello che è opportuno. Il mio problema è che si impegni e si senta a suo agio nella squadra».

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Che senta ad allenare una squadra che aspira a vincere la Champions?

«Il Barcellona l’ha vinta in diverse occasioni: lo so adesso e lo sapevo quando ho firmato. E’ un passo avanti che vivo con responsabilità. Domani è una partita importante e lo sanno anche i giocatori».

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Questa è una grande partita: può valere il primo posto del girone?

«E’ solo un’impressione: se uno pensa così significa che sta perdendo le possibilità di vincere il girone. Bisogna rispettare le altre due squadre del girone. L’importante è vincere la prima perché rappresenta ulto, poi dare a tutti i rivali la stessa rilevanza»

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Dembelé può essere titolare?

«Lo vedrete domani alle 8.45: se lo faccio giocare  è perché è in grado di fare novanta minuti. Si allena bene e sta facendo bene».

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La tranquillizza che Leo Messi arrivi nel miglior momento contro la Juve?

«No, ogni giorno è una nuova sfida, ma sappiamo che se lui sta bene abbiamo una risorsa importantissima in più. E’ importante per noi che stia bene».

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E’ Dybala l’avversario che teme di più?

«E’ un giocatore importante e fa cose speciali. Ma Io tempo la squadra nel suo insieme».

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Come sta cambiando la filosofia di gioco del Barcellona?

«Quando accetti di diventare il tecnico del Barcellona sai che lo stile del gioco è definito e ti devi adattare un po’ a quello».

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Questa partita sarà utile per sapere come sta il Barça?

«Tutte le partite sono importanti per saperlo. So che ci sono partite da grandi titoli in prima pagina, rende più vistosa la partita per il pubblico. Abbiamo già giocato partite importanti in campionato».

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