Pagina 2 | Pagelle Juventus: Pjanic show, Matuidi morde

TORINO - BUFFON 7 
Attento sulla punizione velenosa di Ljajic nel finale di primo tempo, in generale il Toro non lo impensierisce granché. Tiene comunque sempre alta la guardia ed è disinvolto anche nel disimpegno di piede, direttore di orchestra della difesa anche con la voce.

LICHTSTEINER 7
Funziona la catena di destra con Cuadrado: ruggisce nel duello di fascia contro Niang, è abile pure in chiusura. Con Howedes e De Sciglio infortunati, la buona prestazione dello svizzero è forse un piccolo rimpianto in chiave Champions (non essendo inserito in lista Uefa).

BENATIA 7
Svetta spesso nei duelli aerei, quando c'è da fare a sportellate non si tira indietro. Solo una prodezza di Sirigu gli nega la gioia del gol nella ripresa. Manda buoni segnali ad Allegri che tra i centrali ha sempre l'imbarazzo della scelta.

CHIELLINI 7
Uno che di derby ne ha giocati e ne ha vinti tanti: è evidente quanto la sua preSenza fornisca maggiore sicurezza all'intero reparto. Spegne un pur dinamico e grintoso Belotti. Combattente che si esalta in sfide di questo genere.

ALEX SANDRO 7
Attento a svolgere alla perfezione i compiti tattici, un po' meno tambureggiante del solito nella spinta sulla corsia mancina. Però chiude i conti con la testa, nel vero senso del termine, quando Pjanic pennella il calcio d'angolo del 3-0. Prestazione degna del suo nome.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PJANIC 8
La qualità non è certo una notizia. Semmai la differenza rispetto a qualche tempo fa è che il bosniaco ag- giunge grande quantità, soprattutto nella fase di non possesso. La rete del raddoppio è una perla balistica di rara precisione. Si scopre anche rubapalloni, come quando sorprende Rincon nell'azione che porta all'1-0, è presente anche nel 3-0 (passaggio al millimetro da angolo) e pure sul 4-0 da ispiratore dell'azione rifinita da Higuain e Dybala. Essenziale.

MATUIDI 7
Con lui Allegri ha trovato il mediano perfetto: morde le caviglie granata, recupera palla, spinge e sembra conoscere sempre in anticipo il punto dove andrà il pallone, è instancabile e sa giocare d'astuzia ed esperienza. In partite ad alta intensità come un derby mantiene i nervi saldi senza perdere in grinta e intensità.

BENTANCUR (27' st) 6.5
Spinge come un forsennato nonostante il risultato in ghiaccio.

CUADRADO 7.5
Si conferma uno dei bianconeri più in forma in quest'avvio di stagione. Parte a mille e trasmette ansia ai rivali. Prezioso anche da assistman, come quando offre a Pjanic l'appoggio per il 2-0. Con la sua rapidità manda in affanno tutto la fascia sinistra granata.

BERNARDESCHI (17' st) 6.5
Ha una voglia matta di lasciare il timbro: spara un sinistro da 25 metri che Sirigu respinge di pugno. Entra con l'atteggiamento che Allegri vuole vedere.

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DYBALA 8.5
Incrementa le proprie statistiche da sogno: dieci gol in campionato (già in doppia cifra dopo un mese di Serie A), dodici in stagione in partite ufficiali, in rete in cinque gare di campionato su sei. Altro che turnover, la Juventus non può proprio farne a meno. L'argentino è la stella polare dell'attacco bianconero per una doppietta d'autore che apre e chiude il derby. Fornisce una pressione costante e svaria come un indiavolato tra le linee granata. Una Joya per gli occhi dei tifosi. E pure di Allegri.

DOUGLAS COSTA 6.5
Parte timido, sale di intensità con il passare dei minuti come se avesse bisogno di una fase di rodaggio, pure lui è fermato solo da un super Sirigu nel secondo tempo. Deve ancora carbu rare, ma preziosismi e cross invitanti non mancano.

MANDZUKIC 7
Torna centravanti per una notte, causa decisione tecnica di escludere il Pipita dall'undici di partenza: non segna soltanto a causa dell'orgogliosa opposizione di Sirigu con il quale ingaggia un vero e proprio duello a distanza. Ma cambia poco la sostanza: il croato si conferma straordinario uomo-squadra anche da perno offensivo, si applica e agisce da sponda per i compagni.

HIGUAIN (35' st) 6.5
Regala l'assist del quarto gol, entra in campo con determinazione.

ALL. ALLEGRI 7
Lascia fuori Higuain tra i titolari e la Juventus, a conti fatti, non ne risente. Anzi, la manovra è fluida (lo diventa ancora di più con l'espulsione di Baselli), la qualità dei solisti fa poi la differenza come spesso capita nella grandi squadre. Deve anche pensare alla Champions, perché mercoledì con l'Olympiacos non si può proprio sbagliare: certe scelte dunque sono normali quando le risorse vanno gestite su più impegni settimanali. Tuttavia il derby è l'ennesima dimostrazione di solidità in un campionato immacolato da sei vittorie su sei e primo posto a braccetto con Sarri.

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PJANIC 8
La qualità non è certo una notizia. Semmai la differenza rispetto a qualche tempo fa è che il bosniaco ag- giunge grande quantità, soprattutto nella fase di non possesso. La rete del raddoppio è una perla balistica di rara precisione. Si scopre anche rubapalloni, come quando sorprende Rincon nell'azione che porta all'1-0, è presente anche nel 3-0 (passaggio al millimetro da angolo) e pure sul 4-0 da ispiratore dell'azione rifinita da Higuain e Dybala. Essenziale.

MATUIDI 7
Con lui Allegri ha trovato il mediano perfetto: morde le caviglie granata, recupera palla, spinge e sembra conoscere sempre in anticipo il punto dove andrà il pallone, è instancabile e sa giocare d'astuzia ed esperienza. In partite ad alta intensità come un derby mantiene i nervi saldi senza perdere in grinta e intensità.

BENTANCUR (27' st) 6.5
Spinge come un forsennato nonostante il risultato in ghiaccio.

CUADRADO 7.5
Si conferma uno dei bianconeri più in forma in quest'avvio di stagione. Parte a mille e trasmette ansia ai rivali. Prezioso anche da assistman, come quando offre a Pjanic l'appoggio per il 2-0. Con la sua rapidità manda in affanno tutto la fascia sinistra granata.

BERNARDESCHI (17' st) 6.5
Ha una voglia matta di lasciare il timbro: spara un sinistro da 25 metri che Sirigu respinge di pugno. Entra con l'atteggiamento che Allegri vuole vedere.

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