© Marco Canoniero
TORINO - Sfortuna vuole, dal punto di vista di Gonzalo Higuain, che la prima, vera, dirompente, convincente prestazione stagionale della Juventus - quella nel derby - sia coincisa con la sua assenza dall’undici dei titolari. Ergo, il domandone: trattasi di coincidenza o di conseguenza? Più brutalmente: la Juve targata Allegri 4.0 gioca meglio senza il Pipita? Un domandone che nell’ambiente comincia a circolare, che si pongono i tifosi e che giocoforza devono porsi anche i membri dello staff tecnico. Ché in fin dei... conti non è il prezzo del cartellino (90 milioni, nel caso dell’argentino) a decretare il livello di titolarità d’un giocatore, quanto le sue prestazioni, la qualità e l’efficacia del gioco della squadra, i risultati. E, come non è il prezzo del cartellino d’un giocatore, non è manco il suo valore tecnico in termini assoluti, quanto il suo stato di forma in “quella” specifica fase della stagione. E siamo arrivati al nocciolo della questione: lo stato di forma (atletico/ motivazionale) di Higuain.